Società: Fondazione con il Sud, “nel 2021 sostenute” 218 iniziative con circa 20 milioni di euro, coinvolgendo nei partenariati di progetto oltre 500 organizzazioni”

“La cosa peggiore per un bilancio è certamente avere un buco”. Si apre così il testo di presentazione del Bilancio di missione della Fondazione Con il Sud, pubblicato on line. Con un patrimonio netto superiore ai 420,3 milioni di euro e un avanzo di esercizio di circa 23,8 milioni la preoccupazione della Fondazione non riguarda il suo bilancio 2021, ma è rivolta a provocare una riflessione più ampia sul futuro del nostro Sud.
“Con il Sud. Attento al buco di bilancio” rappresenta una metafora che si collega al concetto di “sostenibilità” e a quello di coerenza, più che di rigore, come obiettivi da perseguire nel Paese e al Sud. “Per molte amministrazioni meridionali – osserva la Fondazione -, il buco di bilancio è una constatazione. In questi casi, il concetto di sostenibilità economica, con i forti indebitamenti accumulati negli anni e i successivi tagli al welfare, nella realtà incide negativamente su quello di sostenibilità sociale, e in particolare sulla vita di chi si trova in una situazione di maggior disagio e povertà”. Con riferimento al Pnrr, inoltre, “si registrano dei rischi concreti che riguardano il raggiungimento degli obiettivi del Piano”. Nel 2021 rispetto all’azione, prevista nel Pnrr, “per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie al Sud abbiamo sottolineato un grande ‘buco’ nel bando pubblicato dall’Agenzia per la coesione territoriale: mancava il protagonismo del Terzo settore, ovvero si disattendeva il principio di co-programmazione e co-gestione nonché gli obiettivi di senso che guidano la logica dell’intervento. I beni confiscati, inoltre, per essere davvero uno strumento di contrasto al potere mafioso devono tornare a ‘vivere’ nelle comunità, dunque sostenendo le attività partecipative di valorizzazione e non solo la ristrutturazione fisica del bene, per rafforzare la coesione sociale ed essere un’occasione di sviluppo”, chiarisce la Fondazione con il Sud.
In questi 16 anni “la Fondazione ha sostenuto oltre 1.500 iniziative, per la valorizzazione dei beni confiscati, dei beni culturali inutilizzati, dei terreni incolti, per contrastare la violenza di genere, per l’integrazione di persone disabili, migranti e anziani non autosufficienti, per valorizzare i giovani talenti e ‘attrarre cervelli’ al Sud, per favorire l’innovazione sociale e il welfare di comunità. Complessivamente, i progetti coinvolgendo 6.500 organizzazioni diverse – tra Terzo settore, enti pubblici e privati – e sono sostenuti con 264 milioni di euro. Oltre 100 le collaborazioni avviate in questi anni con altri enti erogatori del centro-nord per sostenere interventi nel sociale al Sud, creando di fatto un effetto ‘leva’ di risorse aggiuntive nelle regioni meridionali”.
In particolare “nel 2021 la Fondazione ha sostenuto 218 iniziative con circa 20 milioni di euro, coinvolgendo nei partenariati di progetto oltre 500 organizzazioni tra associazioni, cooperative e imprese sociali, fondazioni, enti ecclesiastici, enti pubblici e soggetti privati, avviando anche delle collaborazioni pubblico-privato sociale con Comuni e Regioni, attraverso accordi e bandi congiunti”.

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