Marocco: a due anni dal terremoto. Il sostegno di Caritas italiana nell’immediato e nelle fasi di ripresa

(Foto Caritas italiana)

Caritas italiana è intervenuta sin dai primi giorni dopo il sisma in Marocco, l’8 settembre 2023, a sostegno di tre principali partner attivi nel paese: Caritas Marocco, l’ong italiana Soleterre e il consorzio delle ong della Focsiv, coordinato da Cefa.
Con l’ong Soleterre, presente in Marocco dal 2002, si è lavorato per il sostegno dei bambini malati di cancro e le loro famiglie, attraverso una casa di accoglienza per bambini in cura presso l’ospedale Mohammad VI a Marrakech, danneggiata dal sisma.
Il progetto di risposta al terremoto in collaborazione con Caritas italiana ha avuto una durata di undici mesi, durante i quali si è lavorato per il ripristino della casa di accoglienza danneggiata dal sisma, il supporto psicologico per far fronte agli ulteriori traumi subiti dai bambini ospitati, il sostegno alle loro famiglie e l’attivazione di un servizio per agevolare l’accesso alle cure per i pazienti provenienti dalle aree terremotate; infatti, i danni alle infrastrutture causati dal sisma hanno reso sempre più difficile il raggiungimento dell’ospedale e la prosecuzione delle terapie.
Con il Consorzio di organizzazioni della società civile italiane federate con la Focsiv operanti in Marocco (in particolare: Cope, Iscos, Cefa, Progettomondo, Ovci) si è lavorato all’interno di un progetto di dieci mesi, nelle regioni di Marrakech-Safi e dell’Alto Atlante e la regione di Beni Mellal-Khenifra, per più di seimila beneficiari. I servizi offerti sono stati nei campi dell’alloggio, dei servizi igienico-sanitari, dell’educazione e del supporto psicosociale e sanitario.
Oltre alla riabilitazione post-terremoto, Caritas italiana in collaborazione con Caritas Marocco ha definito e implementato un piano nazionale per l’assistenza e la riabilitazione psicosociale dei migranti, che in arrivo dall’africa subsahariana cercano di raggiungere l’Europa, attraversando l’oceano verso le Canarie o le enclave spagnole di Ceuta e Melilla.
Questi progetti hanno richiesto un impegno finanziario complessivo per Caritas italiana di quasi di 1,2 milioni di euro, di cui circa la metà provenienti da uno stanziamento della Cei, il resto dalla raccolta da donatori e Caritas diocesane.
Nel mese di luglio 2025 è partita la terza ed ultima fase del progetto di riabilitazione post terremoto di Caritas Marocco, che Caritas italiana sostiene con un impegno finanziario di 200.000 euro e un accompagnamento tecnico a distanza.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa