Sono 4 i vincitori del Premio Balzan 2025, annunciati oggi a Milano dalle presidenti della Fondazione Balzan “Premio”, Maria Cristina Messa, e del Comitato generale premi, Marta Cartabia. A emergere tra le molte candidature sono stati studiosi di altissimo profilo, distintisi per ricerche che, nei rispettivi ambiti, contribuiscono a comprendere le radici del passato, affrontare le sfide del presente e costruire percorsi di futuro. Nelle scienze umane, il riconoscimento va a Josiah Ober (Stanford University), per le sue ricerche sulla democrazia ateniese, capaci di intrecciare il pensiero classico con le dinamiche della politica contemporanea, e a Rosalind Krauss (Columbia University), figura centrale negli studi sull’arte contemporanea, di cui ha ampliato i confini interpretativi. Per le scienze fisiche e naturali, il premio è assegnato a Christophe Salomon (Laboratoire Kastler Brossel, Parigi), per i suoi studi sugli atomi ultra-freddi e la misura ultraprecisa del tempo, e a Carl H. June (Università della Pennsylvania), pioniere nella terapia genica con cellule CAR-T, oggi rivoluzionaria nella cura di tumori e malattie autoimmuni. Ogni Premio Balzan ha un valore di 750mila franchi svizzeri (circa 800mila euro), metà dei quali deve essere destinata a progetti di ricerca condotti da giovani studiosi, a conferma della vocazione della Fondazione a promuovere un sapere generativo e intergenerazionale. La cerimonia di consegna si svolgerà a Berna il 14 novembre 2025, alla presenza della Presidente del Consiglio nazionale svizzero Maja Riniker. Nel 2026, oltre ai consueti 4 premi, verrà conferito anche il Premio speciale per l’umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli, a suggellare l’impegno della Fondazione Balzan per un sapere che unisce, costruisce ponti e coltiva speranza.