Un’Europa forte che promuove la pace e una Chiesa unita “sono interdipendenti”. Il card. Christoph Schönborn, arcivescovo emerito di Vienna, ne ha espresso la convinzione in vista dell’assemblea plenaria dei vescovi delle Chiese orientali cattoliche d’Europa. La conferenza inizia questa sera a Vienna e durerà fino a giovedì. I vescovi si riuniranno nella capitale federale su invito di Schönborn. A Vienna, l’attenzione sarà focalizzata su come una Chiesa unita possa contribuire a rafforzare l’Europa e a impegnarsi per la pace e la riconciliazione, ha spiegato Schönborn nel suo discorso di benvenuto alla conferenza. Si tratta di una questione che sta a cuore anche a Papa Leone XIV. “Siamo invitati”, ha affermato Schönborn, “a promuovere sempre più il desiderio di unità nella nostra valorizzazione della diversità, soprattutto in tempi di tensioni e divisioni politiche, sociali e sociali in Europa”. Nei prossimi giorni, è importante pregare insieme, dialogare e riflettere. “Possano questi momenti approfondire la nostra comunione, guidarci nel nostro cammino comune nello spirito della sinodalità e ispirare visioni di pace e riconciliazione, di cui la nostra Chiesa e il nostro mondo hanno così urgente bisogno”, è l’augurio di Schönborn. Anche il presidente federale Alexander Van der Bellen ha riconosciuto l’importanza delle Chiese orientali cattoliche per l’Austria e l’Europa. Nel suo discorso di benvenuto alla plenaria, Van der Bellen ha scritto che le Chiese orientali, nella loro diversità, rappresentano un arricchimento e le ha ringraziate per il loro impegno “per un’Europa unita nella pace e nella diversità”.