In occasione della celebrazione della festa di Nostra Signora della Carità del Cobre, patrona di Cuba, che si commemora ogni 8 settembre, le diocesi e le comunità cattoliche del Paese hanno intrapreso un percorso di preparazione spirituale, durante la novena che si è celebrata in tutta l’isola. In questo contesto, mons. Dionisio García Ibáñez, arcivescovo di Santiago de Cuba e primate del Paese, ha rivolto un messaggio, nel quale sottolinea che la Vergine del Cobre rappresenta l’identità e la speranza di un intero popolo. “La Vergine della Carità è un simbolo della cubanità perché ci identifica come popolo. E, come indica il suo nome, riflette l’amore”, ha affermato.
D’altra parte, ha osservato che sono ormai più di quattro secoli che i cubani si rivolgono alla loro patrona per esprimere la loro gratitudine, le loro tristezze e implorare aiuto nei momenti difficili della storia. Di fronte alla difficile situazione economica e sociale del Paese, questa devozione continua a segnare con maggiore forza l’espressione di forza spirituale e di unità.
Nel suo messaggio, l’arcivescovo ha incoraggiato i fedeli dell’America Latina e dei Caraibi a unirsi in preghiera per la pace, la giustizia e la fratellanza a Cuba: “Il nostro popolo ha molto bisogno. Stiamo attraversando momenti molto difficili, molto seri come popolo. Ma sappiamo che l’unico modo per affrontare la vita è affidarci alle mani di Dio”.
Come parte delle espressioni culturali che accompagnano questa solennità, da venerdì 5 settembre è esposta nella hall dell’Edificio de arte cubano, del Museo nazionale delle Belle arti di Cuba, all’Avana, l’installazione intitolata “Ave Maria”. L’opera riunisce 55 rappresentazioni della Vergine della Carità del Cobre, provenienti da epoche diverse e acquisite sia a Cuba che in cinque città degli Stati Uniti. Questa installazione, datata 2013, appartiene alla collezione del Consiglio nazionale delle arti plastiche, con il sostegno della Fondazione Brownstone.