“Un inganno, una tragica illusione che nasconde l’assoluto disprezzo verso la persona umana, la sua integrità e libertà, e verso la vita stessa fin dal suo concepimento”. È il monito dell’Associazione internazionale esorcisti (Aie), che denuncia la crescente attrazione dei giovani verso pratiche sataniste e occultiste, spesso veicolate attraverso simboli e linguaggi culturali. La riflessione prende le mosse da un caso avvenuto in una scuola superiore di Palermo, dove una studentessa ha indossato un crocifisso capovolto, simbolo ricorrente del culto satanico. Il richiamo ricevuto da un insegnante è stato seguito da polemiche e da una sospensione disciplinare, poi confermata dal Tribunale del lavoro. Secondo i giudici, l’accostamento della giovane ai fatti di Altavilla Milicia – in cui si consumò un omicidio rituale – risultava “offensivo e diffamatorio”. La vicenda, rileva l’Aie, mostra un “rovesciamento” culturale: chi denuncia il male rischia oggi di essere accusato di discriminazione. Il satanismo, si legge nella nota, “combatte apertamente il cristianesimo, oltraggiandone i simboli e profanando l’Eucaristia”, oltre a diffondere principi “lesivi della dignità della persona umana”. In ambito educativo, si citano episodi come la pubblicazione negli Usa di un volume per bambini dedicato all’evocazione dei demoni, che “sovverte il discernimento tra bene e male”. Di fronte a questo scenario, l’Aie mette in guardia contro la retorica che dipinge Satana come figura positiva o liberatoria: “Nulla di tutto questo è vero”.