“Toward a Theology of Hope For and From Ukraine”. E’ il titolo di un convegno che si terrà domani a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana, a partire dalle 17, organizzata dalla Pug, dall’Università cattolica Ucraina e dall’Università Notre-Dame. A dare il via all’incontro saranno Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede e il card. Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali. “Dopo più di un decennio di guerra e anni, dopo l’invasione russa su larga scala dell’Ucraina, c’è una storia di crescente disumanizzazione, distruzione, odio, violenza e stanchezza”, si legge nella presentazione del convegno. “Come possiamo nutrire la speranza in questa situazione in Ucraina? Come possiamo far valere la speranza come virtù nelle nostre famiglie, comunità, istituzioni e nella sfera civile?”. I promotori dell’iniziativa ritengono che “la guerra di aggressione della Russia lascerà senza dubbio un segno traumatico sull’identità ucraina e aggraverà il trauma collettivo creato dalla guerra”. Da qui, la necessità per la Chiesa di impegnarsi non solo per curare le ferite ma anche per offrire una teologia in grado di rispondere alle domande esistenziali che molte persone si pongono: “perché dobbiamo sopportare questa sofferenza? Quando finirà? Dio ci ha abbandonato?”. “Gli orrori della guerra alimentano questi dubbi e rendono la risposta cristiana ancora più impegnativa”.