Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata internazionale delle helpline per l’infanzia, nata per riconoscere il lavoro svolto ogni giorno dallo staff e dai volontari delle linee di ascolto di tutto il mondo, che supportano i bambini e gli adolescenti che vivono situazioni di disagio.
Dall’inizio del 2025, il Servizio di ascolto e consulenza 1.96.96 di Telefono azzurro ha ricevuto 1.513 richieste di aiuto, che hanno coinvolto 595 minori: 44 bambini, 231 preadolescenti e 317 adolescenti. La maggior parte delle segnalazioni ricevute proviene da bambini di nazionalità italiana, ma Telefono azzurro ha offerto supporto anche a minori provenienti da Albania, Brasile, Cina, Iran, Marocco, San Marino, Ucraina e Venezuela. Tra gli aspetti maggiormente segnalati vi è la salute mentale (35%), seguita dalle difficoltà relazionali (23%) con adulti e coetanei. In aumento anche il numero di richieste legate all’uso della tecnologia e del mondo digitale. Nel 2024, la linea d’ascolto del 114 – Emergenza infanzia – ha gestito 192 casi (di cui 141 offline e 51 online) con motivazioni relative ad abuso sessuale per una media di circa 16 casi al mese. Si tratta di dati allarmanti e che rappresentano soltanto la punta dell’iceberg. Classificando i casi in base alla provenienza geografica emerge come la maggior parte delle richieste d’aiuto sia pervenuta dalla Lombardia (+20,44%), seguita da Lazio (9,49%) ed Emilia-Romagna (9,49%).
Quest’anno ricorre anche il 20° anniversario della Dichiarazione di Tunisi (Wsis) del 2005, che raccomanda agli Stati membri delle Nazioni unite di attivare numeri verdi nazionali per le linee di ascolto dedicate ai minori. “Molti Paesi hanno compiuto importanti progressi, ma altri non dispongono ancora di una helpline nazionale – sottolinea Ernesto Caffo, presidente di Telefono azzurro -. Come membri della rete Child Helpline international vogliamo dare il nostro contributo affinché entro il 2030 venga perseguito l’obiettivo che mira a garantire una helpline per l’infanzia in ogni Paese. Come membri attivi della rete, ci impegniamo ogni giorno – conclude Caffo – affinché ogni bambino, ovunque si trovi, abbia accesso all’aiuto, alla protezione e a qualcuno disposto ad ascoltarlo”.