Giuseppe Lazzati: Milano, messa e convegno “Nell’80° della Liberazione dal nazifascismo. Storia, memoria, responsabilità”

(Foto Università Cattolica)

Sabato 17 maggio si terrà il 39° incontro di preghiera e riflessione in ricordo del venerabile Giuseppe Lazzati, promosso da Fondazione Lazzati, Azione cattolica ambrosiana, La Città dell’uomo Aps e Istituto secolare Cristo Re. Alle 9.15 in via Sant’Antonio 5 a Milano, la celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale, mons. Franco Agnesi. Seguirà, alle 10.30, la tavola rotonda dal titolo “Nell’80° della Liberazione dal nazifascismo. Storia, memoria, responsabilità”. “Ci è parso opportuno fissare l’attenzione su questo significativo anniversario, anche in considerazione del fatto che Lazzati fu uno dei circa 650mila internati militari italiani (Imi), deportati nei campi di concentramento tedeschi per aver rifiutato, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, di aderire alla Repubblica sociale italiana e conseguente collaborazione con l’esercito germanico”, spiega Luciano Caimi, presidente dell’associazione Città dell’uomo, fondata dallo stesso Lazzati. “25 aprile 1945, una data memorabile per la storia del nostro Paese. Iniziava il cammino della ‘nuova Italia’ che, dai lavori dell’Assemblea costituente, avrebbe visto nascere la Costituzione repubblicana, fondamento, per tutti gli italiani, di una convivenza democratica, di cittadini liberi. Ma il 25 aprile 1945 non giunse come dono gratuito. Fu conquista di lotte e sacrifici tremendi. La Resistenza partigiana, insieme al grande contributo degli Alleati, concorse in modo determinante alla vittoria”. La tavola rotonda, introdotta da Mario Picozzi, torna sugli eventi che nell’arco del quinquennio settembre ’43 – gennaio ’48. L’intervento di Enzo Balboni (“Liberazione, Resistenza, Costituzione”) lega insieme, “in un nesso di sequenzialità storico-concettuale, eventi, processi, realizzazioni che hanno consentito la nascita della nostra democrazia”, sottolinea ancora Caimi. Paolo Corsini (“La competizione della memoria. L’‘altra Resistenza’”), “muovendo da un analisi storiografica relativa alla memoria, insiste sulla particolare forma resistenziale degli Internati militari”. Daria Gabusi (“Dalla Resistenza alla Repubblica. Il contributo delle donne alla nascita della democrazia in Italia”) intende porre in rilievo “il considerevole contributo femminile al transito dal regime dittatoriale a quello democratico”.

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