

(Foto Santa Scolastica Subiaco)
“Quando i potenti di questo mondo cercano gli accordi di pace, noi, sul posto, siamo testimoni che la guerra purtroppo si accanisce. Ogni volta che si proclama una tregua, i bombardamenti purtroppo aumentano! Anche questa settimana”. Lo ha detto domenica l’arcivescovo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk, nell’omelia che ha tenuto nella Basilica Cattedrale di Santa Scolastica (Subiaco-Rm). L’iniziativa si iscrive in un più ampio calendario di appuntamenti previsti per il Giubileo delle Chiese cattoliche orientali. “Sono qui anche come testimone della speranza che viene dall’Ucraina”, ha detto Shevchuk. “Siamo un popolo che vive veramente la grande tribolazione. Il fatto stesso che io sia vivo fra voi è un miracolo. In Ucraina, viviamo sotto i bombardamenti quotidiani. E la capitale è il bersaglio più mirato”. “Molti ci domandano, forse anche voi mi volete domandare: ma voi ucraini avete qualche speranza? Sono qui per dire: sì! Perché siamo credenti, crediamo nel Signore. Lui, il nostro Pastore, è anche in mezzo alla nostra grande tribolazione, ma anche di più. Lui non è soltanto con noi, Lui è in noi. Ogni volta Lui stesso viene ferito, viene ucciso, viene rapito, anche come un bambino ucraino che viene portato via dalla sua famiglia. Lui ci conosce nel suo proprio Corpo che è la Sua Chiesa, Lui è il Buon Pastore del mio popolo sofferente!”. “Cristo risorto – ha proseguito Shevchuk -, è la nostra speranza e la nostra pace che vincerà la guerra”. L’arcivescovo maggiore ha parlato anche dell’elezione di Papa Leone XIV. “Signore grazie per averci donato un pastore”, ha detto. “Sappiamo che dalle mani di questo Leone nessuno ci strapperà, papa Leone ci ispira con la pace di Cristo risorto. Siamo nelle buone mani di Dio, che segue veramente la vita quotidiana dei suoi fedeli”. E ricordando che nei prossimi giorni vengono a Roma da tutto l’Oriente, vescovi, sacerdoti, fedeli, per il Giubileo delle Chiese cattoliche orientali, Shevchuk ha aggiunto: “non potevamo immaginare che il nostro pellegrinaggio si sarebbe concluso con l’incontro con il neoeletto papa. Papa Leone ci incontrerà nella prima sua udienza, proprio questo mercoledì. Veramente, il Signore è più grande anche di ciò che possiamo immaginare e chiedere di lui”.