Haiti: Organizzazione panamericana della Sanità, da inizio 2025 c’è recrudescenza di casi di colera a Port-au Prince. Nel Paese assistenza sanitaria solo per il 40% della popolazione

“Sebbene il numero di casi di colera segnalati sia diminuito nel 2024, continuano a essere rilevati focolai attivi localizzati e una recrudescenza dei casi è stata segnalata a Port-au-Prince dall’inizio del 2025”. Lo segnala, in un rapporto, l’Organizzazione panamericana della Sanità, emanazione dell’Oms.

“I focolai sono monitorati in alcuni comuni, ma la crisi sta influenzando la risposta. La notifica e la conferma dei casi, il trasporto di campioni e la spedizione di forniture mediche e di acqua, servizi igienici e sanitari sono gravemente ostacolati a causa delle risorse limitate e dell’accesso ristretto” denuncia l’organizzazione, che “continua a impegnarsi per contenere l’epidemia di colera, collaborando con le autorità nazionali e i partner, sostenendo le campagne di vaccinazione, rafforzando il team locale di risposta al colera e fornendo farmaci e forniture essenziali per il trattamento”.

Nel frattempo, l’accesso alle cure mediche “rimane criticamente limitato per il 40% della popolazione (4,4 milioni di persone). Gli attacchi hanno costretto alla chiusura di due grandi ospedali e del 39% delle strutture ospedaliere di Port-au-Prince. La perdita di risorse umane mette a rischio servizi specializzati come l’assistenza materna e neonatale. La crisi alimentare colpisce circa 5,4 milioni di persone (48% della popolazione). La risposta al colera, la sorveglianza epidemiologica per l’individuazione e il controllo dei focolai, compresa la febbre dengue, e gli sforzi di vaccinazione per malattie come la poliomielite, il morbillo, la tubercolosi e la difterite, sono fortemente limitati.

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