Libri: Fttr, pubblicato nella collana Triveneto Theology Press “Intelligenza artificiale e tutela della persona umana. Implicazioni etico-giuridiche”

La sfida dell’Intelligenza artificiale (Ia) studiata sotto diversi aspetti: dall’antropologia all’informatica, dalla filosofia politica all’etica e al diritto, dalla linguistica fino alla metafisica. Si muovono su questi fronti i contributi del volume “Intelligenza artificiale e tutela della persona umana. Implicazioni etico-giuridiche”, curato da Gregorio Piaia, Roberto Prete e Lucia Stefanutti. Il libro esce nella collana digitale open access Triveneto Theology Press della Facoltà teologica del Triveneto, che con questa pubblicazione inaugura la nuova sezione Philosophy.
Il libro è scaricabile gratuitamente, in formato pdf, dal sito www.fttr.it.
I saggi sono firmati da Andrea Galluzzi, Giuseppe Goisis, Markus Krienke, Paolo Moro, Vittorio Possenti, Riccardo Pozzo, Leopoldo Sandonà, Luigi Vero Tarca e provengono dal convegno “Sviluppo e diffusione dell’Intelligenza artificiale e tutela della persona umana: implicazioni etico-giuridiche”, svoltosi a Treviso il 20 ottobre 2023, con il patrocinio dell’Ordine degli avvocati e l’organizzazione della Fondazione Stefanini, in collaborazione con la sezione trevigiana dell’Unione giuristi cattolici. Un confronto fra esperti di varie discipline, con l’obiettivo di studiare e valutare la diffusione dell’IA nei diversi settori della società odierna.
“Lo sviluppo delle tecnologie digitali comporta effetti economici, sociali e culturali di grande rilievo – scrive Roberto Prete, vicepresidente della sezione di Treviso della Ugci, nella premessa al volume –. Nella nostra società queste tecnologie sono talmente sofisticate che stanno sostituendo la persona umana anche nelle funzioni che riguardano la sua entità e coscienza. Si pensa prevalentemente ai vantaggi della tecnologia, sottovalutando i rischi che può comportare. Ci sono invece concreti interrogativi sull’organizzazione dell’economia, sul modo di lavorare, di comunicare, di vivere e di relazionarsi con gli altri. Se queste prospettive risultano male gestite, in assenza di regole adeguate si possono avere conseguenze negative per la dignità e per i valori fondanti della persona, con riferimento ai doveri inderogabili e ai diritti inviolabili garantiti dalla nostra Carta costituzionale”. I timori legati alla diffusione delle tecnologie digitali sono concreti, a partire dal rischio di una perdita massiccia di posti di lavoro e delle problematiche legate al rispetto del diritto d’autore; c’è poi il pericolo che la tecnologia digitale sfugga al controllo umano.
Entro il quadro generale dei rapporti fra tecnica ed etica, e quindi fra tecnologia e diritto, “balzano in primo piano i concetti di libertà e di responsabilità – evidenzia Gregorio Piaia, professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova e presidente onorario della Fondazione Stefanini – con la conseguente esigenza di regolamentare un ambito assai vasto e seducente, ma anche infido”. Di fronte a quella realtà così proteiforme che va sotto il nome di Intelligenza artificiale occorre evitare “sia l’entusiasmo acritico di chi vede in essa la soluzione di problemi che sino a ieri apparivano insolubili (una sorta di panacea universale), in vista di una società ‘post-umana’, sia la diffidenza o l’aperta avversione di chi dà risalto soprattutto agli effetti negativi”.

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