Autonomia differenziata: Libera Calabria, “progetto inquietante, le mafie avrebbero un’impennata”. Iniziative in vista della mobilitazione del 7 ottobre

 Libera Calabria parteciperà alla manifestazione del 7 ottobre a Roma organizzata dalla Cgil e dal mondo dell’associazionismo contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare: “Siamo tutte e tutti preoccupati dalla violazione dei princìpi costituzionali di solidarietà, uguaglianza e indivisibilità della Repubblica che si verificherebbe se venisse attuato il progetto inquietante di Autonomia differenziata contenuto nel ddl Calderoli”. “Se la riforma passasse la garanzia dei diritti sul territorio nazionale sarebbe persa, aumenterebbero le disuguaglianze, si renderebbe più incerto il diritto alla salute, al lavoro, alla mobilità, all’accesso ai servizi e all’ambiente. Il ddl spaccherebbe il Paese realizzando un regionalismo asimmetrico competitivo e non solidale, si andrebbero ad accettare le differenze, istituzionalizzando la povertà e questo per le mafie sarebbe un enorme vantaggio – afferma la sezione calabrese dell’associazione Libera -. Mentre la politica gioca a creare piccole patrie e ad alzare muri, il welfare sostitutivo mafioso, che abbiamo visto esplodere a causa dei tagli alle politiche sociali, avrebbe un’impennata, consentendo alle mafie di offrirsi come unica soluzione nei luoghi abbandonati dalla politica e dalle istituzioni. Una differenziazione dei diritti, che noi calabresi conosciamo bene per tutto ciò che, ad esempio e non solo, concerne il tema della sanità nella nostra regione o anche rispetto alla triste tendenza che vede i nostri giovani, la parte più produttiva, costretti a lasciare la Calabria per mancanza di opportunità, mentre oltre un terzo di quelli che rimangono non studia e non lavora”. “A dispetto dei tanti campanelli d’allarme – prosegue -, l’autonomia differenziata pare ricevere il plauso da parte del governo regionale, che sembra rispondere, ancora una volta, più ad interessi di parte che non ai reali interessi dei cittadini calabresi. Nonostante gli effetti devastanti di questa riforma in uno scenario già fortemente compromesso, di autonomia differenziata se ne parla poco e male”. Perciò saranno organizzate una serie di iniziative alle quali parteciperanno amministratori, rappresentanti della Chiesa calabrese e delle altre realtà sociali promotrici della mobilitazione del 7 ottobre: Cgil, Anpi ed Arci.  Si parte giovedì 28 settembre alle ore 17:30 presso la Sala Concerti del comune di Catanzaro, per proseguire venerdì 29 settembre alle ore 17:00 nella Sala Margherita del centro storico di Crotone. Ma anche momenti di confronto e dialogo con le studentesse e gli studenti del Liceo Classico “M. Morelli” di Vibo Valentia, venerdì 29 settembre alle ore 11:00, e presso l’Istituto “Erodoto di Thurii” di Cassano All’Ionio, alle ore 10:30 di sabato 30 settembre.

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