Geopolitica: Mattarella, “riforma dell’architettura finanziaria sfida per rendere disponibili maggiori risorse rivolte allo sviluppo”

(Foto: Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“La riforma dell’architettura finanziaria internazionale è una prima sfida, per rendere disponibili maggiori risorse rivolte allo sviluppo, principalmente attraverso riforme mirate ad una migliore efficienza delle banche multilaterali di settore”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo a Palermo al XVI Simposio Cotec Europa “Innovazione nella finanza sostenibile”.
Secondo il Capo dello Stato è necessario “un processo di aggiornamento ampio e condiviso, che metta insieme la solidarietà che dobbiamo alle regioni del mondo in ritardo di sviluppo, con l’esigenza di responsabilizzare i Governi beneficiari dei finanziamenti affinché adempiano ai rispettivi impegni di riforme interne, per un mondo in migliori condizioni”. “La sola mobilitazione di risorse pubbliche – è stato osservato – risulterebbe in ogni caso insufficiente”, ha ammonito Mattarella, per il quale “vitale, allora, è dare vita a un processo virtuoso con il coinvolgimento del settore privato in partenariati che moltiplichino le capacità di spesa, promuovano il trasferimento di tecnologia e la libera circolazione di talenti, per rilanciare la crescita, per contribuire agli obiettivi globali di sviluppo sostenibile”. “Il sistema finanziario – la convinzione del presidente – deve applicare meccanismi e regole efficaci per indirizzare sempre più risorse private verso settori e progetti sostenibili da un punto di vista ambientale e sociale. Occorre proseguire una riflessione condivisa sulle innovazioni che effettivamente siano in grado di sostenere un’agenda di accelerazione verso gli obiettivi delineati in sede Onu”.
“È la diplomazia della crescita, della crescita sostenibile, che identifica anzitutto nel capitale umano la forza trainante di un futuro fatto di sostenibilità, innovazione, inclusività”, ha precisato Mattarella, secondo cui “la circolazione del sapere costituisce il principale veicolo per lo sviluppo economico e per il rafforzamento istituzionale. Investire in formazione, in ricerca, significa, dunque, creare le premesse per la crescita materiale e umana”.
“Nel 2024, con la presidenza del G7, l’Italia avrà inoltre la possibilità di orientare l’agenda dei lavori verso un coordinamento con i Paesi partner con uno sguardo di lungo periodo”, ha ricordato il presidente, evidenziamo come “sicurezza alimentare, clima, energia e investimenti in infrastrutture sostenibili saranno aree di interesse, con particolare riferimento al continente africano. È in gioco la prosperità dell’intero pianeta”.
“L’intera comunità internazionale e noi tutti – ha concluso – abbiamo la responsabilità di collaborare attivamente per promuovere la transizione, già iniziata, con l’obiettivo di ridurre i pericoli di instabilità macroeconomica e di allontanamento fra diverse aree del mondo, per sostenere, invece, il ristabilimento di regole condivise e sostenibili”.

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