Libri: don Pavanello, “Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”. Trenta interviste per raccontare l’emigrazione tricolore

“Gli italiani nel mondo. E la Chiesa con loro”: è il titolo del nuovo libro di don Massimo Pavanello, sacerdote della diocesi di Milano, in cui l’autore raccoglie una trentina di interviste realizzate per l’omonima rubrica proposta da Radio Mater. La trasmissione – ideata e condotta dallo stesso Pavanello – è tuttora presente nel palinsesto e si avvale della consulenza della Fondazione Migrantes. “L’interesse giornalistico dà conto della vita di alcune Missioni cattoliche italiane che lavorano soprattutto in Europa. Preti, catechisti, diplomatici, giornalisti, imprenditori, genitori, giovani, pensionati, professionisti si sono prestati al microfono del conduttore raccontando l’esperienza di italiani all’estero e di ciò che li lega a una Chiesa che parla la propria lingua”, spiega l’editore Tau. Nei colloqui sono stati affrontati anche argomenti mutuati dalla cronaca recente: la guerra in Ucraina; il Sinodo della Chiesa tedesca; la Brexit; l’8xmille destinato ai progetti esteri; gli italiani detenuti in territorio straniero; gli atti vandalici nei confronti di chiese europee; i rapporti sulla pedofilia; i progetti Erasmus. Con un occhio sempre attento alla presenza di carità che gli italiani testimoniano in questi contesti.

(Foto chiesadimilano.it)

“L’intuizione che ha portato a questo libro – dichiara Pavanello – parte da un dato: ci sono più italiani nel mondo che stranieri in Italia. Da quando l’emigrazione è un fenomeno, i connazionali all’estero hanno avuto al loro fianco una Chiesa dall’idioma familiare. L’uscita dal Bel Paese non si è fermata neppure in tempo di pandemia, quando i margini di spostamento erano risicati. Per tutti, anche i molti realizzati, è il bisogno e non il romanticismo a spingere verso nuovi lidi”. L’autore, da questa ricognizione ad extra, individua anche una ricaduta interna. Infatti sottolinea: “conoscere l’andamento vettoriale della emigrazione italiana, che include il dato spirituale, facilita anche la rilettura dell’immigrazione verso le coste domestiche”.

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