Donne: Tarantola (Fond. Centesimus Annus), “parità di genere è esigenza di equità e giustizia ma anche azione intelligente e produttiva”

“Il perseguimento di una vera parità di genere non è solo un’esigenza di equità e giustizia sociale, ma è anche un’azione intelligente e produttiva. Un aumento della partecipazione femminile nel mondo del lavoro e nelle posizioni di vertice aumenta il Pil, riduce la povertà, incrementa la produttività aziendale, migliora il funzionamento dei consigli di amministrazione e favorisce il perseguimento di uno sviluppo inclusivo e pienamente sostenibile”. Ad affermarlo è Anna Maria Tarantola, presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, nelle conclusioni del volume “More Women’s Leadership for a Better World Care as a Driver for Our Common Home”, con prefazione di Papa Francesco e di cui è curatrice. Edito da “Vita e Pensiero” e frutto di una ricerca promossa congiuntamente dalla stessa Fondazione e da Strategic Alliance of Catholic Research Universities (Sacru), il volume sarà presentato il 10 marzo a Roma, presso l’Istituto Maria Santissima Bambina.
Di qui l’indicazione di alcune politiche da mettere in atto: “riconoscere pari diritti e dignità a donne e uomini, consentire una maggiore partecipazione delle ragazze all’istruzione e facilitarne l’accesso in tutti i Paesi e in tutte le aree del mondo”; incoraggiare politiche legislative economiche e finanziarie che “prevedano l’introduzione di meccanismi che favoriscono la presenza di donne leader sia nel mondo politico sia in quello del lavoro e nella società in generale”; tutelare “le donne nel lavoro domestico e, allo stesso tempo, adottare politiche che stimolino un’equa condivisione dei lavori di accudimento tra donne e uomini” per “consentire alle donne pari opportunità di presenza e di crescita nel mondo del lavoro”. E ancora: “garantire una concorrenza leale tra uomini e donne attraverso l’adozione di politiche di genere nelle aziende”; introdurre “valutazioni d’impatto sulla situazione femminile in tutte le iniziative sul piano legislativo e governativo”; “attivare progetti di formazione ad hoc per donne adulte, affinché acquisiscano consapevolezza delle loro potenzialità intrinseche e del valore aggiunto di pensiero e lungimiranza che esse potrebbero apportare nelle varie sedi operando in un contesto di uguaglianza nella diversità”, conclude Tarantola.

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