Scuola: Agesc, cordoglio per la morte di Luigi Berlinguer. “Suo impegno ha aperto una nuova stagione per la parità scolastica”

“Con grande tristezza la nostra associazione ha appreso la notizia della scomparsa dell’on. Luigi Berlinguer figura straordinaria di una stagione positiva per il mondo della scuola e delle pubbliche paritarie in particolare. Vogliamo ricordarlo con le parole dell’allora presidente Agesc Maria Grazia Colombo che ebbe modo di conoscerlo da vicino e di apprezzarne il profondo amore per la scuola, i genitori, e soprattutto i ragazzi”. Lo si legge in un comunicato dell’associazione dei genitori delle scuole cattoliche, che prosegue così: “l’amicizia con Luigi Berlinguer è nata attorno alla legge 62/2000 ma non si è fermata lì. Attraverso innumerevoli occasioni abbiamo incontrato chi quella legge l’aveva scritta e approvata: una legge rivoluzionaria che riconosceva la funzione pubblica delle scuole paritarie accanto e non contro le scuole statali. La gestione delle scuole era diversa ma non la funzione. Luigi ha capito fin dall’inizio che i genitori, in particolare quelli dell’Agesc, erano fondamentali per far diventare concretezza e realtà quelle affermazioni. Berlinguer quindi una mente aperta, comunista come spesso mi ricordava con un’apertura storica grandissima. Cito a ricordo il titolo del suo ultimo libro: ‘Appartenere, comprendere, amare. Questa è la vita’. Un titolo e un testo che dice tutto. Grazie Luigi di aver creduto e amato i genitori ‘nella scuola’ e aver testimoniato con le tue parole, la tua voce e il tuo viso il pluralismo scolastico nel nostro Paese”.
Agesc si unisce oggi alla famiglia e a quanti lo hanno conosciuto, stimato ed amato con la preghiera. “Sono uomini come Berlinguer – afferma la presidente Catia Zambon – che segnano la storia di un Paese e che sanno andare al di là di steccati e barriere ideologiche per il bene di una comunità intera e delle generazioni future. Il suo impegno ha permesso l’apertura di una nuova stagione che ci auguriamo possa vedere realizzata quella reale parità scolastica che nella legge 62/2000 ha il suo cardine”.

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