Diocesi: mons. Zenti (amm. ap. Verona) ai 2.800 partecipanti al Meeting adolescenti, “se sarete amore, sarete una Chiesa nuova, bella e giovanile”

(Foto: diocesi di Verona)

“Siate Paradiso, siate amore dentro di voi, perché se sarete amore, sarete una Chiesa nuova, bella e giovanile”. È questa l’esortazione rivolta da mons. Giuseppe Zenti, amministratore apostolico di Verona, ai 2.800 ragazzi che ieri hanno dato vita allo storico Meeting adolescenti, il raduno ultra quarantennale dedicato agli adolescenti provenienti dalla provincia scaligera e dalla sponda bresciana del Lago di Garda (che ricade all’interno della diocesi di Verona). L’evento, organizzato dal Centro di pastorale adolescenti e giovani (Cpag) diocesano, si è svolto al Pala Agsm Aim di Verona rappresentando un ritorno alla normalità dopo due anni in cui era stato organizzato online con collegamenti in diretta dalle parrocchie.

(Foto: diocesi di Verona)

Questa edizione, sottolineano dalla diocesi, è stata anche l’ultima per il vescovo Zenti, che ha presieduto la messa alle 12: “Il posticipo dell’insediamento ufficiale del suo successore, mons. Domenico Pompili, a sabato 1° ottobre (inizialmente era previsto per il 24 settembre), infatti, ha fatto sì che questa domenica – si legge in una nota – Zenti potesse salutare ufficialmente giovani e adolescenti riuniti all’interno del palazzetto dello sport”. “Senza di te non si può fare”, il tema dell’iniziativa. “Ognuno è importante e insostituibile per costruire una comunità cristiana bella e attraente”, ha spiegato don Giampaolo Melchiori, direttore del Cpag. “Non sentitevi inutili o insignificanti”, l’invito ai partecipanti: “Ognuno di noi è la tessera insostituibile di un puzzle prezioso quanto è la felicità che desideriamo. E allo stesso tempo ciascuno ha bisogno degli altri. È solo così che si costruisce la chiesa, quella bella in cui ci si sente custoditi e a casa: mettendo insieme quello che siamo, così come siamo, al meglio che siamo”.
Nel corso della mattinata è intervenuto anche il sindaco di Verona, Damiano Tommasi che ha chiesto ai ragazzi di condividere l’entusiasmo e soprattutto i
sogni, anche con le istituzioni, “perché condividerli vuol dire iniziare a far prendere loro forma. Bussate alle porte finché non si aprono, perché serve a noi e serve anche a voi per prendere in mano la vostra vita e renderla migliore di quello che ognuno di noi immagina”.

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