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Commissione Ue: lo strumento Sure per il lavoro ha sostenuto 31 milioni di persone e 2,5 milioni di imprese

“Lo strumento Sure è riuscito ad attutire l’impatto della pandemia e sostenere la ripresa nel 2021”. Lo conferma la quarta relazione semestrale pubblicata oggi dalla Commissione europea sull’attuazione e l’impatto di Sure, meccanismo da 100 miliardi di euro progettato per proteggere i posti di lavoro e i redditi colpiti dalla pandemia di Covid-19. Sure (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency), che resterà attivo fino al 31 dicembre 2022, ha erogato quasi 92 miliardi di euro e ha ancora a disposizione ulteriori 6,2 miliardi di euro di assistenza finanziaria agli Stati membri. Secondo i dati della Commissione, questo strumento ha sostenuto circa 31,5 milioni di persone e 2,5 milioni di imprese nel 2020, vale a dire un terzo dell’occupazione totale e delle imprese nei 19 Stati membri beneficiari. Principali beneficiarie sono state le Pmi e i settori alberghiero e ristorazione, commercio e manifatturiero. Nel 2021, Sure ha garantito il sostegno a circa 9 milioni di persone e oltre 800.000 aziende. Gli Stati membri hanno risparmiato circa 8,5 miliardi di euro in pagamenti di interessi utilizzando Sure, grazie all’elevato rating creditizio dell’Ue. “Sure è un brillante esempio di ciò che possiamo ottenere come Unione quando abbracciamo soluzioni coraggiose e innovative in una crisi”, è stato il commento del commissario all’Economia, Paolo Gentiloni.

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