Diocesi: Roma, il card. De Donatis in Terra Santa con il Pontificio Seminario Romano Maggiore. Visita a Radio Mariam Nazaret

Card. De Donatis in visita a Radio Mariam a Nazaret (Foto Radio Mariam)

“È un grande dono poter vivere il pellegrinaggio in Terra Santa, soprattutto per un giovane che ha sentito la chiamata. Qui si viene per rinnovare una amicizia fortissima con il Signore, questo comporta una crescita nella vocazione, nella sequela. Quindi è proprio mettersi alla sequela di Gesù, dove Gesù ha vissuto. E questo è un dono enorme, straordinario”. Lo ha detto il card. Angelo De Donatis, vicario generale di Papa Francesco per la diocesi di Roma intervistato da Radio Mariam Nazareth. In questi giorni in Terra Santa (1-8 luglio) con gli studenti del Pontificio Seminario Romano Maggiore, il cardinale ha voluto con queste parole dare il via al pellegrinaggio che vedrà i partecipanti partire da Nazareth, prima tappa, per recarsi al Monte Tabor, al Lago di Tiberiade, al Monte delle Beatitudini e a Cafarnao. Ieri il rinnovo delle promesse battesimali a Qasr ed Yahud, sito del battesimo di Gesù, e proseguimento poi per Masada, l’altopiano nel deserto di Giuda trasformato il fortezza dal re Erode il Grande. Nei prossimi giorni i pellegrini saranno a Betlemme, Ain Karem e per finire a Gerusalemme, dove visiteranno il Cenacolo, la chiesa di San Pietro in Gallicantu, il Kotel, la Via Dolorosa e la Basilica del Santo Sepolcro. Non mancheranno le visite alla spianata delle Moschee, al Monte degli Ulivi e alla Tomba di Maria. A Nazaret il cardinale vicario ha celebrato nei luoghi di san Charles de Foucauld, da poco canonizzato, e ricordato il significato del messaggio dell’Annunciazione per tutti i cristiani, che è legato “alla vita nascosta di Gesù. È un mistero enorme che Gesù abbia vissuto qui 30 anni della sua vita, in confronto a 3 anni della vita pubblica: 30 anni sono tanti. E questo per dirci che i segni della presenza del Signore vanno cercati nella ferialità, nel quotidiano, nella semplicità di ogni giorno”. Facendo poi visita alla sede di Radio Mariam Nazareth, il porporato ha ricordato che “la vocazione di Radio Maria è quella di rispondere ad una urgenza di evangelizzazione che si sta vivendo in questo momento. Quindi il servizio è straordinario, ci auguriamo di continuare”. La radio – attiva da due anni e mezzo sul web – è l’unica in lingua araba per i cattolici di Terra Santa, che sono una minoranza, articolata in diversi riti. Organizzato dall’Opera romana pellegrinaggi, al pellegrinaggio partecipano don Filippo Morlacchi, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma, che vive a Gerusalemme a Casa Filia Sion, e il responsabile dell’Orp, mons. Remo Chiavarini. L’ultimo giorno, venerdì 8 luglio, il gruppo parteciperà alla Messa al Golgota, prima di fare rientro in Italia.

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