Balcani: Michel (Consiglio europeo) a Skopje. “Vigilia di una possibile svolta nel processo di adesione della Macedonia del Nord”

“Vengo a Skopje in un momento cruciale, per la Macedonia del Nord, ma anche un momento cruciale per l’Unione europea. Nella mia ultima conferenza stampa ho condiviso la mia forte convinzione personale: che il futuro dei miei tre figli e il futuro di tutti i nostri figli sarà più sicuro e prospero con i Balcani occidentali nell’Unione europea”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel dopo l’incontro a Skopje con il primo ministro della Macedonia del Nord, Dimitar Kovačevski. Michel riferisce che i 27 leader Ue hanno “deciso di rilanciare il processo di allargamento e di promuovere ulteriormente la graduale integrazione dell’Ue e della regione”. I 27 leader dell’Ue hanno incontrato i leader dei Balcani occidentali a Bruxelles due settimane fa. “Abbiamo avuto una discussione franca, aperta e dura. Ma era molto necessario. Ci siamo ascoltati attentamente e, di conseguenza, abbiamo formalmente deciso di imprimere una nuova dinamica per andare avanti insieme ai Balcani occidentali”.
Michel ha osservato che l’avvio dei negoziati di adesione “porterà rapidamente vantaggi, ad esempio negli investimenti e nel commercio”. La Macedonia del Nord “è parte dell’Ue. Siamo alla vigilia di una possibile svolta nel processo di adesione del vostro Paese. Abbiamo lavorato per questo momento dal marzo 2020, quando abbiamo deciso di aprire i negoziati con la Macedonia del Nord e l’Albania”.
Con il consenso della Macedonia del Nord verrebbe organizzata la prima conferenza intergovernativa che darà attuazione alla decisione di marzo 2020”. “Siamo anche molto consapevoli delle preoccupazioni espresse da alcuni riguardo alla vostra identità nazionale. Potete contare sul mio pieno sostegno, in qualità di presidente del Consiglio europeo, per difendere sistematicamente i vostri legittimi diritti. E anche le relazioni di buon vicinato sono un elemento essenziale del processo di allargamento, come lo è per tutti i partner dei Balcani occidentali”.
Infine: “Caro Dimitar, cari macedoni, solo insieme possiamo affrontare le enormi sfide dei nostri tempi, solo insieme possiamo vivere in prosperità e sicurezza, e solo insieme possiamo superare i nostri più grandi ostacoli”.

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