Diocesi: Arezzo, il 6 agosto s’inaugura il nuovo organo della cattedrale per la festa di San Donato

(Foto: diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro)

Le celebrazioni del patrono di Arezzo san Donato saranno scandite dall’inaugurazione del nuovo organo della cattedrale, in programma il 6 agosto alle 17.30 con un concerto eseguito dal maestro Eugenio Maria Fagiani. Un’operazione che permette di valorizzare anche l’affresco della “Madonna con Bambino e storie dei Santi Cristoforo e Giacomo” di Andrea di Nerio, restaurato per l’occasione, e che viene affiancata dalla presentazione di un nuovo evangelistario. Operazioni all’insegna di una ripresa culturale e nate dall’impulso dell’arcivescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, mons. Riccardo Fontana. “La musica ha una straordinaria capacità di coinvolgere e di parlare direttamente al cuore. Abbiamo un organo nuovo che nasce dalla grande cultura del maestro Eugenio Maria Fagiani a cui vanno i miei più sentiti ringraziamenti. Insieme a lui hanno lavorato il maestro Lorenzo Donati e Cesare Ganganelli che è riuscito a coinvolgere tre importanti cori che animeranno la divina liturgia per san Donato. Il loro lavoro comune dà garanzia che adesso ci sia un pezzo adeguato alle nostre necessità. Inoltre, l’organo nuovo usa la consolle restaurata del maestro Francesco Coradini, facendo tornare la tradizione dei primi del ‘900 e viene utilizzato il cedro del Libano, il legno che il re Davide procura al figlio Salomone per costruire il tempio di Gerusalemme. Abbiamo cercato di rimettere in gloria san Donato, spero che questo processo culturale possa essere valorizzato al massimo”.
Il progetto si è sviluppato nel corso di almeno 5-6 anni e comprende una nuova collocazione per lo strumento precedente, l’organo Pinchi, adesso al santuario del Carmine di Anghiari dove è maggiormente valorizzato. Si tratta della presa d’atto che non era adattato alle esigenze della cattedrale. Il grande tesoro organistico della cattedrale di Arezzo infatti, risale al 1534 con l’organo di Luca da Cortona: un capolavoro, una eccellenza assoluta in Italia. Tuttavia è figlio della sua epoca e non si presta al repertorio successivo, se non facendo delle forzature. Così l’arrivo dell’organo Pinchi ha cercato una soluzione senza tuttavia che fosse del tutto soddisfacente. Da qui la decisione di un nuovo organo. L’intervento ha avuto un costo di 100mila euro, in gran parte frutto di donazioni e lo strumento è stato realizzato da Paolo Ciabatti, un organista aretino, avvalendosi della collaborazione di due artigiani, Marco Santi e Andrea Pettinari, sotto la supervisione del geometra Vincenzo Sica.
“Lo strumento – spiega il maestro Eugenio Maria Fagiani – è fatto seguendo il principio della parsimonia, non certo del risparmio. Si tratta di un organo corale, grande, che ha 25 registri, 1.600 canne e dispone di tutta la tecnologia contemporanea. Avevamo prima uno strumento neoclassico, ora abbiano uno strumento moderno”.
“La realizzazione del nuovo organo della cattedrale ha portato alla nascita di un gruppo meraviglioso, una vera famiglia con la quale è bello e facile lavorare – racconta Cesare Ganganelli, direttore della Cappella musicale della cattedrale -. Inoltre coincide con la nascita di una nuova Cappella musicale, un gruppo stabile che anima le tante liturgie nel corso dell’anno nel duomo aretino”.

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