Ucraina: “StopTheWarNow”, arrivata a Odessa la “carovana della pace”. Mons. Bubniy (vescovo greco-cattolico), “aiutateci a fermare la guerra”. È in atto “un genocidio”

(Foto eparchia di Odessa)

(Foto eparchia di Odessa)

“Vorrei fare un appello ai cari amici italiani: fate tutto il possibile per aiutare l’Ucraina a fermare questa guerra prima possibile, perché, ogni giorno che passa, muoiono tante persone, non solo soldati ma anche civili. Stop the war now, fermate la guerra adesso”. Lo ha detto il vescovo greco-cattolico Mykhaylo Bubniy, esarca di Odessa, durante la conferenza stampa che si è tenuta oggi a Odessa, in occasione dell’arrivo in città della “carovana della pace” organizzata dal coordinamento #StopTheWarNow e alla quale ha aderito anche la Cei. “Oggi siamo al 124° giorno dall’inizio della guerra su vasta scala che la Russia ha lanciato contro lo Stato indipendente dell’Ucraina”, ha ricordato subito il vescovo prendendo la parola. “Ad oggi sono stati registrati più di 5mila morti, di cui moltissimi sono bambini. Questi sono solo i dati ufficiali ma le cifre reali ci diranno che le vittime saranno sono molte di più perché in alcuni luoghi continuano i bombardamenti che impediscono statistiche certe. A seguito della guerra in Ucraina, circa 14 milioni di persone hanno lasciato le loro case e si sono trasferite in zone più sicure del nostro Paese o all’estero. Siamo di fronte ad una crisi umanitaria provocata dalla Russia nel 21° secolo. L’Ucraina oggi soffre e sanguina a causa della aggressione russa. Dobbiamo esserne consapevoli”. Il vescovo ha poi voluto chiarire che quello che i russi chiamano “operazione militare speciale” è in realtà “un genocidio del popolo ucraino”. “Siete arrivati nel nostro Paese con una speciale missione”, ha poi aggiunto l’esarca, rivolgendosi ai rappresentanti delle associazioni e dei movimenti che fanno parte della “carovana”. “Consegnare aiuti umanitari in segno di vicinanza e questo è per noi un gesto dal forte valore simbolico”. “La guerra – ha concluso mons. Bubniy – è il più grande crimine contro l’umanità”.

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