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Polonia: il contributo della Chiesa a favore dell’Ucraina. Ospitalità profughi e invio di aiuti umanitari

La Chiesa polacca “organizza trasporti di aiuti in Ucraina ma fornisce sostegno ai rifugiati anche presso parrocchie, conventi, case di ritiro spirituale e nelle abitazioni private”, ha affermato il segretario generale dei vescovi polacchi, mons. Artur Miziński, presentando oggi i dati relativi agli aiuti forniti ai “fratelli e sorelle ucraini” fuggiti dal loro Paese a causa dell’invasione russa. Il presule ha rilevato che “dal 24 febbraio al 31 marzo il 95% delle parrocchie polacche è impegnato a sostenere i profughi”. Per la maggior parte delle parrocchie si è trattato di un aiuto economico, il 74% delle parrocchie ha fornito ai rifugiati e agli ucraini rimasti nel loro Paese un aiuto materiale mentre il 45% delle parrocchie ha offerto agli ucraini arrivati in Polonia a causa della guerra accoglienza e posti letto. Il direttore della Caritas polacca, don Marcin Iżycki, ha informato che il valore degli aiuti economici raccolti a favore dell’Ucraina dall’organizzazione da lui diretta entro la fine del mese di marzo scorso ha superato 100 milioni di zloty (20 milioni di euro circa). Fino al 31 marzo da parte di vari gruppi della Caritas diocesane e parrocchiali sono stati assicurati 282mila posti letto, mentre sono stati accolti oltre 125mila bambini ucraini e quasi 100mila anziani. Oltre all’accoglienza, presso le parrocchie polacche i rifugiati possono trovare sostegno medico, psicologico e terapeutico, aiuto legale nonché logistico. Alle iniziative di sostegno ai rifugiati partecipano inoltre molte fra le congregazioni femminili e maschili presenti sul territorio polacco. Dal 24 febbraio al 31 marzo i membri delle congregazioni hanno fornito ai rifugiati oltre 2 milioni di pasti caldi e aiuto nella ricerca di occupazione.

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