Industria: Coldiretti, “stangata sui costi di produzione del cibo”

“Con balzo dei costi energetici per la guerra in Ucraina l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua mettendo a rischio coltivazioni, allevamenti e industria di trasformazione nazionale in un momento storico in cui è necessario fare di tutto per garantire le forniture di cibo alle famiglie e difendere la sovranità alimentare dell’Italia”. Lo segnala l’analisi della Coldiretti in riferimento agli ultimi dati sulla produzione industriale in crescita a febbraio secondo l’Istat nonostante l’impatto delle spese per energia e materie prime. “Dall’inizio del conflitto – sottolinea la Coldiretti – si è verificato un balzo medio di almeno 1/3 i costi produzione dell’agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche”.
Nel sistema produttivo agricolo i consumi diretti di energia includono il gasolio per il funzionamento dei trattori, per il riscaldamento delle serre e per il trasporto mentre i consumi indiretti sono quelli che derivano dall’energia necessaria per la produzione di prodotti fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica. “Mentre il comparto alimentare richiede invece – precisa la Coldiretti – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro”.

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