Pietà popolare: vescovi campani, “il tempo attuale ci chiama a riscoprire il valore della sobrietà ed esige segni concreti di solidarietà”

“Tutti abbiamo avvertito la mancanza delle ordinarie relazioni pastorali legate alla vita liturgica e anche alle espressioni della pietà popolare. Se pure con prudenza, ora incamminiamoci sui percorsi interrotti, con rinnovato entusiasmo e con alcune raccomandazioni”. Lo scrivono i vescovi della Campania, in una nota, facendo riferimento al fatto che “il 31 marzo, come già preannunciato dalle autorità civili, terminerà lo stato di emergenza imposto dalla pandemia da covid-19”. “Nel riprendere, dopo il 31 marzo, le consuete espressioni di pietà popolare, rimane l’obbligo previsto delle necessarie autorizzazioni di pubblica sicurezza e di tutela sanitaria da parte delle autorità civili”, l’invito dei vescovi campani.
“Per non vanificare il tempo di prova che abbiamo attraversato è opportuno vivere le espressioni della pietà popolare, in ottemperanza alle indicazioni offerte dai vescovi della Campania in questi anni. Il tempo che viviamo con le nuove povertà e le emergenze umanitarie ci chiama a riscoprire il valore della sobrietà ed esige segni concreti di solidarietà”, concludono i presuli.

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