Diocesi: Genova, tenuta l’ultima sessione della fase diocesana della causa di beatificazione del Servo di Dio don Nicolò Daste

Nei giorni scorsi si è tenuta a Genova l’ultima sessione della fase diocesana della causa di beatificazione del Servo di Dio Don Nicolò Daste (1820 – 1899), Fondatore delle Suore Figlie della Divina Provvidenza. La sessione si è svolta presso la chiesa di San Martino e di Santa Maria della Cella in Genova-Sampierdarena nello stessa chiesa dove Don Daste venne battezzato, fu fabbriciere, ed esercitò il suo ministero sacerdotale che, per problemi familiari, poté iniziare solo all’età di 46 anni. Alla cerimonia, presieduta dall’Arcivescovo mons. Marco Tasca, erano presenti numerose persone tra cui la superiora generale, madre Ignazia Chelangara, le l’assessore comunale Matteo Campora. Come spiega il postulatore Emilio Artiglieri “gli atti dell’istruttoria diocesana saranno adesso portati al Dicastero per le Cause dei Santi, dove sarà avviata la fase di studio e di giudizio fino, come si auspica, al riconoscimento dell’eroicità delle virtù del Servo di Dio e alla sua proclamazione come Venerabile. La prova di un miracolo consentirà la beatificazione, e un ulteriore successivo miracolo la canonizzazione”. Nel suo intervento – come ricorda lo stesso postulatore – mons. Tasca ha sottolineato come Nicolò Daste abbia coltivato, con paziente tenacia, il suo “sogno” del sacerdozio, non “nonostante le difficoltà”, ma “con le difficoltà”, “in mezzo alla difficoltà”; allo stesso modo ha invitato tutti, pur in mezzo alle tante prove che potrebbero scoraggiare, a coltivare i propri “sogni”, in conformità al grande “sogno” di Dio, che è la salvezza di tutti gli uomini. Infine, l’arcivescovo ha ricordato che laddove il “fiuto” del popolo di Dio ha già, in un certo senso, riconosciuto la santità di Don Daste, è giusto comunque aspettare sempre il giudizio ponderato e definitivo della Chiesa.

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