Papa Francesco: “non si diventa santi con il muso lungo”. Giovanni Paolo I “esempio di santità ricca di buon umore”

“Non si diventa santi con il ‘muso lungo: ci vuole un cuore gioioso e aperto alla speranza”. È il monito del Papa, che ricevendo in udienza i partecipanti al Convegno “La santità oggi”, promosso dal Dicastero delle Cause dei santi, ha citato il neo-beato Giovanni Paolo I come esempio “di questa santità ricca di buon umore”. “Per i ragazzi e i giovani è un modello di gioia cristiana anche il Beato Carlo Acutis”, ha sottolineato Francesco: “E sempre ci edifica nella sua paradossalità evangelica la ‘perfetta letizia’ di San Francesco d’Assisi”. “La santità germoglia dalla vita concreta delle comunità cristiane”, ha spiegato il Papa: “I santi non provengono da un ‘mondo parallelo’; sono credenti che appartengono al popolo fedele di Dio e sono inseriti nella quotidianità fatta di famiglia, studio, lavoro, vita sociale, economica e politica. In tutti questi contesti, il Santo o la Santa cammina e opera senza timori o preclusioni, adempiendo in ogni circostanza la volontà di Dio”.

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