Giordania: Patriarcato latino e Regno Hashemita insieme per valorizzare i siti religiosi cristiani

Dopo due anni di pandemia di Covid-19, Nayef Hamidi Al-Fayez, il ministro giordano del Turismo e delle Antichità, ha annunciato un piano nazionale per il turismo della Giordania per gli anni 2021-2025. Si concentra su cinque assi: i prodotti turistici, le risorse umane, il marketing, la gestione e la protezione dei siti. A darne notizia è il sito terrasanta.net, che riporta una conversazione di fine dicembre con l’agenzia di stampa giordana Petra News, del ministro che ha confidato di sperare in un aumento costante del numero di turisti da qui al 2025, così da superare il livello del 2019. Quell’anno il regno hashemita aveva accolto 5 milioni e 300mila turisti (ben più di quelli giunti in Israele – ndr), incassando 4,1 miliardi di dinari giordani (pari a 5,1 miliardi di euro). Al-Fayez ha incontrato, lo scorso 4 gennaio, padre Jamal Khader, vicario per la Giordania del Patriarcato latino di Gerusalemme al quale ha ribadito l’importanza del turismo religioso e sottolineato la necessità della cooperazione nella promozione dei siti turistici cristiani in Giordania. Proposta accolta con soddisfazione da padre Khader che ha espresso “la disponibilità a collaborare e unire le forze con il ministero per rendere vincente la strategia turistica nazionale, soprattutto sui versanti della promozione e dello sviluppo dei siti religiosi cari ai cristiani”. Tra questi si annoverano il sito del battesimo di Gesù (intorno al quale sorgono ormai numerose chiese), il santuario del monte Nebo, custodito dai francescani, da dove Mosè osservò la Terra di Canaan; Tell Mar Elias (a nord-ovest della città di Ajloun) da dove si dice provenga il profeta Elia; la grotta cattolica- santuario di Nostra Signora della Montagna ad Anjara; le vestigia della fortezza di Macheronte (affacciata sulla sponda orientale del Mar Morto) dove fu imprigionato e giustiziato san Giovanni Battista. Dal ministro è giunto anche l’impegno della Giordania a “rinnovare, sviluppare e pubblicizzare i siti di pellegrinaggio cristiani, come le altre mete di tipo religioso, per fornire i servizi fondamentali ai visitatori, in modo che questi luoghi diventino attrattivi per i turisti provenienti da ogni parte il mondo”. Allo studio anche una via di “pellegrinaggio cristiano» tra il Monte Nebo e Madaba, la capitale giordana dei mosaici. Il lancio del progetto coincide con la designazione di Madaba a Capitale del turismo arabo per il 2022.

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