Conferenza sul futuro dell’Europa: 51 raccomandazioni dal panel dei cittadini europei sui cambiamenti climatici, l’ambiente e la salute

Ventisette pagine contenenti 51 raccomandazioni sono quelle preparate nel fine settimana del 7-9 gennaio in Polonia (Natolin e Varsavia), dal panel dei cittadini europei che ha lavorato sul tema dei cambiamenti climatici, l’ambiente e la salute. I circa 200 cittadini, che si erano già ritrovati a ottobre e novembre, hanno adottato una serie di indicazioni suddivise in cinque ambiti: stili di vita migliori; proteggere il nostro ambiente e la nostra salute; riorientare la nostra economia e i nostri consumi; verso una società sostenibile; la cura di tutti.
Molto variegato il ventaglio dei temi affrontati: dall’agricoltura biologica alla qualità del cibo, dagli investimenti per favorire l’uso di bici e piste ciclabili a programmi di sviluppo urbano secondo precisi parametri ambientali. Si chiede un migliore monitoraggio delle questioni ambientali con relative campagne di sensibilizzazione; l’introduzione di un sistema di etichettatura che mostri l’impronta ecologica di ogni prodotto commercializzato nell’Ue e l’abolizione di tutti gli imballaggi alimentari non sostenibili, con un maggiore investimento per il riciclo contenitori di vetro, plastica e alluminio. Nel capitolo ambientale si propone anche l’estensione di aree protette per la tutela della biodiversità, un impegno per la riforestazione e l’abolizione degli allevamenti intensivi ma si parla anche, rispetto ad animali e coltivazioni, di riduzione degli antibiotici e delle sostanze ormonali, tassazioni per il cibo spazzatura, incentivi per contrastare la precoce obsolescenza di elettrodomestici, uso obbligatorio di filtri Co2.
Una raccomandazione chiede standard unificati per la qualità del lavoro, una propone un meccanismo per valutare secondo criteri di sostenibilità prodotti (abbigliamento) fabbricati all’estero. Migliorare la connettività delle aree rurali, riqualificare infrastrutture di trasporto esistenti sono altri suggerimenti in direzione della sostenibilità. Riguardo al tema della salute, si chiedono standard sanitari comuni, ma anche salari minimi dignitosi, un numero massimo di ore di lavoro e stessi standard di formazione per gli operatori sanitari in tutta l’Ue. Si propone anche di armonizzare la qualità e i costi dei trattamenti medici nell’Ue, minimizzando il “rischio di monopoli dell’industria farmaceutica”. Altre indicazioni vanno nel senso di abbattere i costi delle cure dentali, sincronizzare la ricerca e introdurre una “settimana nella salute” in particolar modo dedicata alla salute mentale, tema di cui occorre parlare nelle scuole, insieme a quello della salute sessuale e riproduttiva.
Le raccomandazioni di questo panel e del panel che ha lavorato sui temi della democrazia e dello stato di diritto saranno presentate e discusse nella plenaria della Conferenza, prevista per il 21-22 gennaio a Strasburgo. Ci sono due panel invece, che per ragioni legate alla pandemia, non hanno ancora concluso il loro lavoro, contrariamente a quanto previsto dal calendario (panel I, un’economia più forte, giustizia sociale e occupazione, giovani e cultura e trasformazione digitale; panel IV; l’Ue nel mondo e migrazioni). Lo faranno nelle prossime settimane in modo da poter presentare le proprie raccomandazioni alla plenaria successiva (18-19 febbraio).

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