Terremoto Centro Italia: Rieti, presentato il 3° Rapporto su ricostruzione. Legnini (commissario), “sburocratizzazione, procedure efficaci e risorse finanziare forse senza precedenti”

Presentato oggi a Rieti, dal commissario per la Ricostruzione, Giovanni Legnini, il terzo rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia. Un passaggio significativo, scrive andareoltre.org, il sito voluto dalla diocesi di Rieti per raccontare la ricostruzione, anche perché “compiuto alla vigilia del quinto anniversario del primo dei tre terremoti che hanno distrutto il Centro Italia”. Il pensiero del commissario è subito andato “al ricordo delle vittime, esteso anche ai morti nel più recente sisma di Haiti”. Ma alla memoria si affianca la vicinanza verso quanti hanno deciso di rimanere sul territorio. Perché “il modo migliore per onorare i morti è ricostruire case sicure in tempi ragionevoli”. Ma prima ancora, secondo Legnini, c’è da recuperare la fiducia dei cittadini, scoraggiati dal tempo che passa e da procedure lente e complicate. E qui il commissario ha rivendicato “una sburocratizzazione e un rafforzamento delle strutture che oggi garantisce procedure efficaci e risorse finanziare forse senza precedenti”. Un risultato che è anche merito di un lavoro di squadra, “tra il Governo, gli Uffici speciali per la ricostruzione delle Regioni, gli Uffici sisma dei comuni, le diocesi che fanno da stazione appaltante per la ricostruzione delle chiese, i cittadini, i comitati, i tecnici, le imprese”. Da Legnini anche i numeri del rapporto: “Le domande di contributo per la riparazione o la ricostruzione degli immobili danneggiati dal sisma 2016 sono cresciute oltre quota 20mila e riguardano 52mila unità immobiliari di tipo residenziale e 1.150 immobili produttivi. L’importo richiesto dai cittadini è di 5,4 miliardi di euro. Le richieste approvate, oltre 10mila, sono cresciute molto velocemente nell’ultimo anno e in particolare nei primi sei mesi del 2021, nel corso dei quali sono stati approvate 3.300 richieste di contributo e completati oltre 1.100 cantieri. Dall’avvio della ricostruzione sono stati ultimati 5mila interventi su edifici, con 12mila unità residenziali completate, in corso i lavori in altri 5mila cantieri, per 13mila ulteriori abitazioni”. Anche la ricostruzione pubblica, dopo anni di stasi, sta accelerando. Nei primi sei mesi del 2021 gli interventi hanno registrato un sostanziale avanzamento. La spesa, in questo periodo, è stata di 144 milioni di euro (nell’intero 2020 la spesa fu di 62 milioni di euro), portando il totale a 411 milioni di euro. Le opere pubbliche finanziate dalle ordinanze, comprese le chiese, le scuole e gli interventi sui dissesti, sono oltre 2.600. In questi sei mesi sono stati sbloccati circa mille interventi. I cantieri al lavoro erano 169, quelli ultimati 251. Nel 2021 hanno visto la luce le 25 ordinanze speciali per la ricostruzione dei borghi più distrutti, che danno attuazione ai poteri in deroga concessi al commissario, e si sono concretizzate le prime iniziative per lo sviluppo economico”. Tra le varie decisioni adottate dal commissario anche l’avviamento del Pacchetto sisma del Pnrr, con 1,780 miliardi, e il contratto istituzionale di sviluppo, varato dal Ministro della Coesione territoriale, che finanzia i primi progetti con 160 milioni di euro, la cui programmazione è affidata alla Cabina di coordinamento, guidata dal commissario straordinario, con i rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte.

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