Infanzia: Gruppo Abele, per “Piccoli spazi urbani di libertà” i bambini diventano “ideatori e realizzatori dei propri luoghi di gioco e di relazione”

I bambini non solo come fruitori di uno spazio pensato per loro, ma ideatori e realizzatori dei propri luoghi di gioco e di relazione. Il progetto “Piccoli spazi urbani di libertà”, promosso dal Gruppo Abele, nasce dalla voglia di ribaltare le logiche che mettono l’adulto al centro dei processi decisionali che riguardano i più piccoli.
“Il primo settembre, sulla piattaforma Produzioni dal Basso, lanceremo un crowdfunding per ridisegnare il cortile all’interno della Fabbrica delle ‘e’, la sede dell’associazione nel quartiere San Paolo a Torino. L’evento durerà fino al 16 ottobre”, spiega una nota del Gruppo Abele.
“Quello che abbiamo in mente è molto più di un semplice restyling. Faremo infatti di quel piccolo spazio verde ai piedi di altissimi palazzoni di cemento, che già oggi porta il nome di Giardino degli Incanti, un luogo di normalissima magia, dove i bambini e le bambine del quartiere, italiani e stranieri, non saranno solo invitati a giocare, ma a partecipare alle scelte più importanti. A partire appunto da quelle che riguarderanno la ristrutturazione del Giardino – prosegue la nota -. Ci muoveremo ispirati dai principi dell’outdoor education, la cui idea di fondo è di vivere la natura nel gioco, in ogni stagione dell’anno, scoprendo e sperimentando secondo gli stimoli che essa offre”.
Nel progetto il Gruppo Abele ha coinvolto Antonio Catalano, mente del Giardino degli Incanti, artista astigiano punto di riferimento della “pedagogia povera”: “Sotto la sua guida, le operatrici del Progetto Genitori&Figli del Gruppo Abele realizzeranno 80 laboratori durante i quali i piccoli saranno cittadini e insieme architetti, portatori di idee e diritti, chiamati ad assumersi la responsabilità dei propri luoghi, stimolando la fantasia e considerando anche le esigenze dei pari, in un percorso che insegnerà a ciascuno l’importanza di mettersi nei panni dell’altro”.
Il Giardino, nato alla fine del primo lockdown per offrire un luogo di svago ai bambini costretti in casa dalla pandemia, grazie alle risorse raccolte col crowdfunding sarà riallestito utilizzando materiali poveri, dai sassi alle canne di bambù. Diventerà uno spazio accogliente, stimolante e caratterizzato da una bellezza fragile, della quale tutti saranno chiamati a prendersi cura.
Il totale della somma da raccogliere è di 15mila euro. Il progetto è stato scelto fra tantissimi altri all’interno del Bando “Il futuro a portata di mano” di Bper Banca, che, al raggiungimento attraverso crowdfunding di un primo step di donazioni pari al 25%, coprirà il 75% con un cofinanziamento.

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