Rifugiati: Unhcr, “in 70 anni in salvo milioni di vite umane, difendere i principi enunciati nella Convenzione”

“Rinnovare l’impegno nello spirito e nei principi fondamentali della Convenzione non è mai stato tanto urgente quanto oggi”. Lo afferma l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati, nella ricorrenza odierna del 70° anniversario della Convenzione del 1951 sui rifugiati, un trattato internazionale fondamentale, che ha ampliato l’ambito di intervento a favore di quanti necessitano di protezione internazionale, definisce chiaramente il termine rifugiato e il tipo di protezione e altri diritti sociali e forme di assistenza a cui i rifugiati hanno diritto. “La Convenzione continua a tutelare i diritti dei rifugiati nel mondo”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati.
“Grazie alla Convenzione, sono stati salvati milioni di vite umane. A settant’anni dalla sua stesura, è di fondamentale importanza che la comunità internazionale difenda i principi in essa enunciati”. L’Alto Commissario ha espresso forte apprensione per i recenti tentativi avanzati da alcuni governi volti “a disattendere o eludere i principi della Convenzione, dalle espulsioni e dai respingimenti di rifugiati e richiedenti asilo presso le frontiere terrestri e marittime, alle proposte di trasferirli forzatamente in Paesi terzi per prenderne in carico le domande di protezione internazionale senza adeguate tutele giuridiche”. “Il linguaggio della Convenzione è chiaro in merito ai diritti dei rifugiati e continua a essere applicabile nel contesto di sfide ed emergenze contemporanee che non hanno precedenti, quali la pandemia di Covid-19”, ha dichiarato Grandi. Sia la Convenzione del 1951 sui rifugiati sia il più recente Global Compact sui rifugiati chiedono che attraverso la cooperazione internazionale si trovino soluzioni per chi è costretto a fuggire.

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