Commercio armi: Tar del Lazio respinge ricorso Rwm e conferma stop bombe italiane in Yemen. La soddisfazione della società civile

Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso dell’azienda produttrice di armi Rwm Italia e conferma lo stop alle bombe italiane verso il conflitto in Yemen. I giudici hanno riconosciuto il rischio di uso degli ordigni contro i civili e che la salvaguardia della popolazione è più importante dei ritorni economici. Amnesty international, Comitato Riconversione Rwm per la pace ed il lavoro sostenibile, Fondazione Finanza Etica, Movimento dei Focolari, Oxfam Italia, Rete Italiana Pace e Disarmo, Save the Children Italia accolgono con soddisfazione la decisione del Tar del Lazio che ha respinto le istanze avanzate dall’azienda Rwm Italia contro la decisione del governo di revoca definitiva delle licenze all’esportazione di missili e bombe d’aereo verso Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. “Si tratta degli ordigni di fabbricazione italiana utilizzati dalla coalizione a guida saudita nel conflitto in Yemen anche per bombardamenti indiscriminati contro la popolazione civile”, ricordano le organizzazioni. La decisione del governo, presa a fine gennaio 2021 come primo caso del genere da quando è in vigore la legge 185/90 sull’export militare, applica una Risoluzione parlamentare votata a dicembre 2020 che chiede al governo di trasformare in revoca la sospensione delle autorizzazioni già votata dal parlamento nel luglio del 2019. Le organizzazioni valutano positivamente la decisione del Tar del Lazio “sia per il risultato concreto sia, soprattutto, per le motivazioni addotte”.  “Si tratta di una ulteriore conferma che la direzione è quella giusta, un altro tassello verso la giustizia per le vittime yemenite uccise da armamenti esportati illegittimamente dal nostro Paese”, ha dichiarato l’avvocata Francesca Cancellaro (che rappresenta le organizzazioni della società civile nell’azione legale promossa nel 2018 da Mwatana, Ecchr e Rete italiana Pace e Disarmo) . Le  organizzazioni ribadiscono ancora una volta la richiesta a governo e parlamento di “estendere il blocco e la revoca alle esportazioni di armamenti verso tutti i Paesi coinvolti nel conflitto in Yemen e per tutte le tipologie di armamenti e sistemi militari”.

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