Coronavirus Covid-19: Eurostat, cresciute nel 2020 le “assenze temporanee” dal lavoro. Impennata di licenziamenti


Nel 2020 si sono registrati nell’Ue cinque picchi nel numero di assenze dal lavoro: inizio gennaio, metà agosto e fine dicembre sono i periodi in cui solitamente cala il lavoro, ma i due picchi in aprile e novembre sono certamente legati alla pandemia. Nei numeri confluiscono licenziamenti e chiusure temporanee delle aziende in ragione delle restrizioni imposte dai governi. A metà aprile 2020 (15ª settimana), sono state 34 milioni in più della media di quello stesso periodo degli anni 2015-2019 le persone assenti dal lavoro, mentre a metà novembre 2020 (46ª settimana) stati registrati 6,7 milioni di assenze in più rispetto alla media dello stesso periodo nel 2015-2019. “L’aumento delle assenze dal lavoro nell’Ue nel 2020 è dovuto principalmente all’aumento dei licenziamenti temporanei”, spiega Eurostat: nel primo trimestre del 2020, 3 milioni di persone hanno avuto un licenziamento temporaneo, in quello successivo cinque volte tanto (13,8 milioni), nel quarto trimestre si sono registrati 2 milioni di licenziamenti temporanei, cifra che è poi di nuovo salita a 3,1 nel quarto trimestre del 2020.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia