Bulgaria: Plovdiv, inaugurato museo dell’antica basilica. Don Dimitrov, “gioiello dell’arte paleocristiana”. Duemila metri quadri di mosaici

È stato inaugurato a Plovdiv il museo dell’antica basilica episcopale di Filippopoli, patrimonio dell’Unesco e gioiello dell’arte paleocristiana con oltre 2000 metri quadrati di mosaici. Scoperta nel 1982 casualmente durante i lavori per uno dei viali principali della seconda città della Bulgaria, la basilica episcopale che risale al IV secolo è la più grande chiesa dell’epoca nei Balcani e uno tra i primi edifici cristiani costruiti nell’Impero romano orientale dopo l’ufficializzazione del cristianesimo nel 313 dopo Cristo. “Ci sono voluti circa 38 anni affinché la basilica riapparisse con tutto il suo splendore dell’arte antica cristiana”, racconta al Sir don Dimitar Dimitrov parroco cattolico della parrocchia Santo Spirito di Plovdiv, che spiega: “I lavori veri e propri sono iniziati nel 2015”. Continua: “La parte più impressionante della basilica sono i due strati di mosaici a colori con superficie di oltre 2000 metri quadri ricostruiti pietra dopo pietra”. Il primo strato rappresenta figure geometriche mentre il secondo contiene oltre 100 tipi di uccelli a colori. “La basilica episcopale – aggiunge don Dimitrov – fa parte di un complesso archeologico più ampio, con la minore basilica di cui è custodito il battistero e i resti antichi della casa dei nobili Eirene mentre tutto ciò dimostra che Filippopoli (l’antico nome dell’odierna Plovdiv) era un centro importante, una sede vescovile”.

Infatti, sopra la basilica nel Medioevo è stata eretta una necropoli dalla quale sono stati individuati 200 scheletri umani e ci sono insegne vescovili e anche tracce di tombe di uomini illustri. Secondo don Dimitrov “questa basilica sarà un gioiello dell’antica Plovdiv già conosciuta nel mondo per il suo anfiteatro romano, e la bellissima città vecchia”. “Come cattolici ne siamo onorati perché la cattedrale cattolica di San Ludovico si trova proprio di fronte all’antica basilica vescovile, e possa questa gemma dell’arte paleocristiana ricordarci del bagliore della fede delle generazioni passate perché noi adesso e i futuri cristiani possiamo vivere degnamente la nostra fede”. A Plovdiv, su una popolazione di circa 700mila abitanti, ci sono, oltre alla maggioranza di ortodossi, molti musulmani con una moschea al centro della città, una sostanziosa comunità cattolica ma anche la comunità armena, gli ebrei e i rom. “Però – conclude il sacerdote cattolico – le diverse appartenenze religiose e le varie minoranze presenti a Plovdiv sono state sempre occasione di confronto, di arricchimento vicendevole e mai di conflitto o di divisione”.

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