Brexit: per la a seconda volta che la Gran Bretagna viene accusata dall’Ue di non rispettare il “Northern Ireland Protocol”

É la seconda volta che la Gran Bretagna viene accusata dall’Unione Europea di non rispettare il “Northern Ireland Protocol”, il protocollo sul nord Irlanda che regola i rapporti commerciali post Brexit tra Ue e Regno Unito e punta ad evitare un confine tra nord Irlanda e Repubblica d’Irlanda. A parlare di “violazione dell’accordo” è stato il vice presidente della Commissione europea Maroš Šefčovič.
Poche ore prima il governo britannico aveva deciso di estendere, in modo unilaterale, fino ad ottobre, il periodo di sospensione dei controlli sulle merci britanniche che entrano nel nord Irlanda. Il termine naturale sarebbe scattato alla fine di marzo quando una serie di controlli avrebbero innalzato, dentro il mare d’Irlanda, un confine commerciale tra Regno Unito e nord Irlanda. La misura riguarda i supermercati e altri negozi che devono compilare certificati che garantiscono alcuni standard per i prodotti animali. Lord Frost, che aveva guidato i negoziati per l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, ha dichiarato che si tratta di “una misura tecnica necessaria” e che il Regno Unito intende rispettare gli accordi presi. Ma il ministro degli esteri irlandese Simon Coveney ha detto che la decisione unilaterale dei britannici “provoca dei problemi”. Il “Northern Ireland Protocol” è sgradito ai partiti unionisti che chiedono da sempre che il nord Irlanda rimanga con il Regno Unito. A dare il benvenuto alla decisione britannica è stato, infatti, il premier nordirlandese Arlene Foster del “Democratic Unionist Party”.

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