Incidenti sul lavoro: Inail, nel 2020 in calo del 13,8% ma aumentano per le donne (+1,7%)

Dai primi dati provvisori, sulle denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail nel corso del 2020 si è registrato complessivamente un calo del 13,6% rispetto al 2019, da 641.638 a 554.340. La flessione è legata esclusivamente alla componente maschile, che registra un calo del 22,1% (da 411.773 a 320.609 denunce), mentre quella femminile presenta un +1,7% (da 229.865 a 233.731). Per i lavoratori il calo si è registrato in tutti i mesi, mentre per le lavoratrici i primi incrementi si erano già registrati a marzo (+23,8%) e ad aprile (+2,4%), amplificandosi negli ultimi tre mesi dell’anno (+45,2%). È quanto emerge dal Dossier donne 2021 sugli infortuni pubblicato oggi dall’Inail.
Il calo complessivo del 2020, viene spiegato, si è registrato pur in presenza delle denunce di infortunio sul lavoro a seguito dei contagi da Covid-19 segnalate all’Istituto fino al 31 dicembre (che rappresentano circa un quarto del totale delle denunce di infortunio pervenute) e di una ripresa degli infortuni nell’ultima parte dell’anno. A influenzare la flessione è stato, infatti, solo l’andamento registrato nei primi nove mesi del 2020 (-21,6% rispetto all’analogo periodo del 2019), mentre nell’ultimo trimestre si registra un incremento delle denunce del 9,1% rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente.
Le denunce di infortunio con esito mortale, invece, sono state nel complesso 181 in più (+16,6%), dalle 1.089 del 2019 alle 1.270 del 2020. L’incremento è influenzato soprattutto dai decessi avvenuti e protocollati al 31 dicembre 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo, che rappresentano circa un terzo dei decessi denunciati all’Inail da inizio pandemia.
L’incremento rilevato nel confronto tra il 2020 e il 2019 è legato soprattutto alla componente maschile.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori