Diocesi: Padova, nel 2020 calo di prestazioni del servizio medico nelle Cucine economiche popolari

Nel 2020 calo di prestazioni del servizio medico offerto nelle Cucine economiche popolari, nella diocesi di Padova, rispetto all’anno precedente. Registrata una riduzione del 60%, con un totale di 1.354 prestazioni mediche (a cui si aggiungono 176 prestazione infermieristiche), rivolte a un totale di 578 persone diverse, per il 67% uomini e per il 33% donne. Nel 2019 gli accessi erano stati 3.398. Sono questi i dati più significativi del “bilancio” del servizio medico delle Cucine economiche popolari 2020, predisposto dalla Fondazione Nervo-Pasini e dalle Cucine stesse.
Nel testo si legge che “l’andamento mensile delle prestazioni nel 2020 è stato fortemente condizionato dalla pandemia di Covid-19; nei mesi di marzo e aprile la richiesta di visite mediche si è ridotta drasticamente, per poi aumentare pian piano senza però mai nemmeno lontanamente avvicinarsi ai numeri degli anni precedenti”. Delle 578 persone che hanno avuto accesso a visite mediche, circa la metà (268) sono di provenienza dell’Africa Sub Sahariana, con una forte prevalenza nigeriana; un 20% (118) dall’Europa orientale (in particolare da Romania e Moldavia), un altro 18% (107) dal Magreb e a seguire 49 dalle zone asiatiche (in particolare da Bangladesh e Pakistan), 28 dall’Italia e alcune unità da Medio oriente e America latina.
Il Servizio medico delle Cucine economiche popolari nel 2020 è stato sospeso solo nelle prime settimane del lockdown per poi riprendere gradualmente, anche in base alla disponibilità dei medici. Durante la seconda ondata (autunno 2020) il servizio è stato mantenuto attivo grazie ai protocolli adottati. Attualmente il servizio è attivo tutte le mattine, dal lunedì al sabato con orario 9.30-11.30, ogni medico è coadiuvato da un infermiere e si accede su appuntamento.

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