Coronavirus Covid-19: mons. Tasca (Genova), “ricordiamo le vittime  con il cuore, prendendoci cura l’uno dell’altro”

“Rivolgiamo al Signore Padre una preghiera per tutti i nostri fratelli e sorelle defunti di Covid, alle loro famiglie. Per tutti i fratelli e le sorelle che soffrono questa situazione e vorrei farlo insieme ai fratelli e sorelle delle altre confessioni cristiane dei fratelli e sorelle musulmani, ebrei, e con tutti i fratelli e le sorelle di altre religioni”. Così l’arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, nel discorso che ha pronunciato oggi durante la cerimonia in ricordo delle vittime del Covid-19 che si è tenuta presso il cimitero di Staglieno a un anno esatto dal primo decesso da coronavirus in Liguria, avvenuto il 28 febbraio 2020. Sono già più di 3.600 le persone che, in questi 12 mesi hanno perso la vita a causa della pandemia da Covid-19 nella Regione Liguria.
“Questa è una giornata dedicata al ricordo – ha detto ancora l’arcivescovo, secondo quanto riportato dal sito della diocesi –, che significa andare al cuore. Credo che oggi le parole non siano sufficienti per esprimere quello che stiamo vivendo e quello che tante, tantissime famiglie hanno vissuto. Ricordare con il cuore vuol dire prendersi cura uno dell’altro, e sentire che solamente insieme potremo uscire da questa situazione e costruire un mondo migliore. Per lenire questo dolore ci vorrà tempo, pazienza e tantissima solidarietà: oggi siamo qui insieme per dire che siamo vicini a tutti coloro che hanno sofferto, cerchiamo di condividere questa fatica e questo dolore perché nessuno si senta solo”.
In concomitanza con la cerimonia sono state suonate le campane delle chiese della diocesi. Alla cerimonia erano presenti Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, il sindaco di Genova, Marco Bucci, il prefetto Carmen Perrotta, il pastore della Chiesa Valdese, William Jourdan, padre Tony Dickinson della Chiesa d’Inghilterra, il pastore Lino Gabbiano della Chiesa Battista, Alfredo Maiolese in rappresentanza della Comunità Islamica ed Elisabetta Lodoli in rappresentanza di quella buddista.
Dopo la cerimonia una piccola delegazione si è poi spostata al ‘campo 4’ del cimitero, dove sono sepolte le vittime del coronavirus, per una preghiera e una benedizione da parte dell’arcivescovo.

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