Custodia del Creato: Monastero di Camaldoli, dall’11 al 13 settembre l’incontro “La crisi ecologica al tempo della pandemia”

“La crisi ecologica al tempo della pandemia”. È il tema dell’incontro promosso al Monastero di Camaldoli, dall’11 al 13 settembre. “L’azione dell’uomo sull’ambiente è forse l’aspetto più macroscopico del nostro vivere oggi sulla terra – si legge in una nota che accompagna la presentazione dell’evento -. Siamo passati infatti dal rapporto di dipendenza dalla natura all’attuale egemonia sulla stessa. Sappiamo con certezza che una parte dell’umanità utilizza risorse in quantità superiori di oltre un terzo alle capacità di rigenerazione della natura stessa”. Oggi, prosegue la nota, “il discorso ecologico sta diventando rilevante perché interroga la presenza della civiltà umana sulla terra (eccesso di antropocentrismo); domanda la critica del nostro sistema economico dove la finanza e la tecnica hanno raggiunto livelli sociali di precariato esistenziale e di consumo inquinante mai prima conosciuti (il capitalismo è ancora il nostro futuro?); chiede un rapporto nuovo con gli animali specialmente quelli domestici che sono stati ridotti a delle ‘cose’ da usare sfruttare e manipolare (chi sono gli animali per noi?); rivela l’abuso della sostenibilità della terra stessa (foreste, acque fluviali, terreni, ghiacciai, montagne, mari…)”. Ricordando le parole di Papa Francesco sull’ecologia integrale come il paradigma da proporre per il nostro tempo – “La cultura ecologica non si può ridurre a una serie di risposte urgenti e parziali ai problemi che si presentano riguardo al degrado ambientale, all’esaurimento delle riserve naturali e all’inquinamento. Dovrebbe essere uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che diano forma ad una resistenza di fronte all’avanzare del paradigma tecnocratico” (Laudato si’, n. 111) -, la nota conclude: “Tutto questo diventa ancora più attuale nel tempo della pandemia del Covid-19 che stiamo vivendo”.
Venerdì 11 settembre, alle 17, aprirà i lavori l’introduzione a cura del priore generale di Camaldoli, Alessandro Barban. Seguiranno due relazioni, intervallate dalla cena, di  Roberto Buizza, ordinario di Fisica (Centro federato sul  Clima, Scuola Superiore S. Anna di Pisa): una su “Il cambiamento climatico: cosa sta accadendo al sistema terra”, l’altra su “Il cambiamento climatico: come possiamo affrontare un problema globale così complesso?”. Sabato 12, di mattina, sono previste due relazioni di padre Giuseppe Buffon, decano della Facoltà di teologia della Pontificia Università Antonianum di Roma: “Ecologia integrale: un nuovo metodo per una nuova antropologia” e “L’Amazzonia, l’Occidente e la pandemia”. Di pomeriggio l’intervento del filosofo padre Andrea Bizzozero (Pontificia Università Antonianum di Roma e Facoltà di Teologia di Lugano) su  “Crisi ambientale e modelli di razionalità”. Seguiranno prima la recita dei vespri al S. Eremo in foresta e poi una veglia. Infine, domenica 13 settembre don Domenico Cravero, di Torino, parlerà di “Economia della speranza in tempi difficili” e “Sostenibilità ecologica e sostenibilità umana”. Il week-end si concluderà con la celebrazione eucaristica con la Comunità monastica.

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori