Commercio armi: mons. Ricchiuti (Pax Christi), “un richiamo a governo e banche”

Un richiamo al governo italiano perché si attenga “alla stretta osservanza della legge 185/90” e agli istituti bancari perché “non utilizzino i soldi depositati per il commercio e la produzione di armi”: è stato lanciato oggi pomeriggio da mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti e presidente di Pax Christi, durante la conferenza stampa a Brescia per riproporre la Campagna di pressione alle “banche armate”, una iniziativa delle riviste Missione Oggi, Mosaico di Pace e Nigrizia insieme a Pax Christi. A 30 anni di distanza dalla firma della legge 185/90 che vieta l’export di armi a Paesi in conflitto o che violano i diritti umani e a 20 anni dal lancio della campagna “Banche armate”, le riviste missionarie dei saveriani e comboniani e il mondo pacifista cattolico si rendono conto che la situazione non è migliorata: “Questi due anniversari possono essere l’inizio di un modo nuovo di pensare – ha detto mons Ricchiuti –. Desideriamo richiamare il governo italiano alla stretta osservanza di questa legge e riproporre agli istituti bancari di essere più attenti all’utilizzo dei soldi depositati per la produzione delle armi”.

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