Autismo: 14 strutture di ispirazione cristiana tra cui 5 Irccs. Servizi soprattutto ambulatoriali. “Ssn regolamenti quelli a domicilio”

Sono 14 – presenti con 52 sedi operative in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto – gli enti del Terzo settore di ispirazione cristiana che partecipano al Tavolo sull’autismo promosso da don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei. Sono i “protagonisti” della survey “I servizi per la diagnosi e il trattamento, la cura pastorale e il sostegno alle famiglie per le persone con Dsa, offerti dalle strutture cattoliche e di ispirazione cristiana”, presentata oggi in conferenza stampa online. Tra queste strutture, 5 sono state riconosciute dal ministero della Salute come Irccs: Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Fondazione Stella Maris, Fondazione Don C. Gnocchi Onlus, Associazione La Nostra Famiglia – E. Medea, Associazione Oasi Maria Santissima. Tutte offrono principalmente un servizio di tipo ambulatoriale (oltre 18mila pazienti), ma anche di day hospital, di ricovero e semiresidenziale. Poco rappresentati i servizi domiciliari: “potrebbero essere una risposta ai bisogni dei bambini con disabilità complesse- spiegano i curatori dell’indagine – ma queste attività non sono ancora state compiutamente definite e regolamentate dal Ssn”. Il 62% si occupa di diagnosi, applicando protocolli specifici per l’autismo, utilizzando le regole diagnostiche previste dai manuali internazionali e riconosciute come Gold standard, “anche se solo una minima parte lo fa con un adeguato riconoscimento”, osserva Angelelli sottolineando che “il contesto economicamente svantaggioso” in cui operano queste strutture ne conferma “il carattere ideale della scelta fatta”.

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