Arte sacra: al via a Ferentino il restauro della Madonna con Bambino “ritrovata”. Sabato ad Alatri presentazione dei lavori su un affresco del Cavalier d’Arpino

Sono iniziati i restauri di una scultura lignea della Madonna con Bambino conservata nel Museo diocesano di Ferentino (Fr). L’opera, datata tra XV e XVI secolo, proviene dalla chiesa di San Giovanni Battista, ma venne rubata nel 1972 insieme ad altre due statue di uno stesso trittico. Nel 2016 è stata rinvenuta dal Nucleo Carabinieri Tutela patrimonio culturale di Venezia e nel 2019 è stata riconsegnata alla diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino. “L’opera ha subito ritocchi e ridipinture e presenta lesioni, lacune, fori di tarlo e sollevamenti della pellicola pittorica – spiega al Sir la direttrice del Museo diocesano, Paola Apreda –. Evidente poi è la difficile leggibilità, in particolare del volto. Importanti, per una migliore comprensione dell’opera, saranno i risultati delle indagini diagnostiche”. I lavori, che dovrebbero essere completati entro ottobre, sono finanziati con fondi 8xmille della Cei e sono svolti dalla ditta Recro sotto l’Alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti. “L’opera è di qualità pregevole; raffinata è la lavorazione di acconciatura e abito. Interessante è il confronto con le altre sculture lignee della nostra diocesi”, aggiunge Apreda.
Intanto, sabato 11 luglio alle 21, nella diocesi confinante di Anagni-Alatri, saranno presentati i restauri dell’affresco di San Sisto I, situato nella sala grande dell’Episcopio di Alatri. L’intervento, promosso dall’Associazione Gottifredo, con il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, la collaborazione dell’Ufficio diocesano Beni culturali e del vicario foraneo don Antonio Castagnacci e realizzato nel quadro di un workshop sul restauro, “ha confermato non solo l’attribuzione del dipinto a Giuseppe Cesari, il Cavalier d’Arpino – spiegano dall’Associazione Gottifredo – ma ha permesso di aggiungere alcune informazioni sull’originalità dell’affresco destinate a rinnovare le conoscenze sull’arte di uno dei più grandi pittori tra XVI e XVII secolo”.

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