Commercio armi: Barbera (Cipsi), “serve uno scatto verso l’affermazione della pace. No a export militare verso Egitto”

Nel trentesimo anniversario della legge n. 1985/1990 che vieta la vendita delle armi a Paesi in conflitto o che non rispettano i diritti umani, Guido Barbera, presidente del Cipsi, coordinamento di 37 Ong e associazione, chiede alla Chiesa, alla società civile italiana, a quanti si occupano di pace “uno scatto determinato verso l’affermazione della pace”. Al ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio il Cipsi chiede poi “l’applicazione di uno stop verso l’Egitto, la verità e la punizione degli assassini di Regeni, la liberazione di Zaky, il rispetto per coloro che non la pensano come Al Sisi. E la richiesta di togliere l’Egitto dai Paesi prioritari della cooperazione italiana”. L’Egitto di Al Sisi, ricorda Barbera, “è noto per il delitto Regeni, l’arresto dello studente dell’Università di Bologna Patrich Georg Zaky, il costante uso della carcerazione degli oppositori al regime di Al Sisi. L’affare del secolo, 9 miliardi di euro per i 27 aerei venduti dall’Italia al regime di Al Sisi. Il ministro degli Esteri Di Maio sa che l’Egitto è moroso e per la legge 185/1990 non dovrebbe accedere a questi armamenti”.

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