Povertà educativa: “Con i Bambini”, una rete tra Cerignola, San Giovanni Rotondo e Taranto con “Rob.in”

Contrastare la povertà educativa minorile mettendo in campo metodologie innovative finalizzate ad intercettare minori a rischio di abbandono scolastico e le loro famiglie. Il progetto “Rob.in – Robotica educativa inclusiva per minori con bisogni educativi speciali” è entrato ufficialmente in azione con la prima riunione dei partner svoltasi a distanza, a causa dell’emergenza sanitaria legata al covid-19, per fare il punto della situazione e programmare le prossime tappe di intervento. Si tratta, dunque, di un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, il cui obiettivo è quello di implementare una rete regionale di laboratori sociali in forma di FabLab composta da enti del Terzo settore, enti locali, enti ecclesiastici, aziende, scuole, centri di ricerca. La finalità, dunque, è quella di agganciare i minori a rischio di abbandono scolastico precoce o in dispersione scolastica, in particolare minori con bisogni educativi speciali e le loro famiglie, attraverso le attività e le metodologie della robotica educativa inclusiva per prenderli in carico e creare le condizioni per riportarli a scuola.
Il progetto “Rob.in” si svilupperà tra i comuni pugliesi di Cerignola, San Giovanni Rotondo e Taranto (nello specifico della Città vecchia), attraverso una serie di interventi tesi a rispondere alle problematiche di povertà educativa e sociale, promuovendo occasioni di partecipazione attiva, di aggregazione, di spazi loro dedicati affinché i cosiddetti “tempi vuoti” si trasformino in “tempi educativi”. “Perché – si legge in una nota – soprattutto in questi territori, anche a causa della mancanza di lavoro, mafia e criminalità trovano nei giovani un fertile bacino di guadagno e di proliferazione delle loro attività illecite. Per questo, c’è bisogno di dare risposte, di attivare strategie di partecipazione e di coinvolgimento che facciano leva sulla costruzione di una rete regionale di comunità educanti”.
Dopo il primo momento di conoscenza e di condivisione degli obiettivi, il progetto “Rob.in” inizierà a muovere i primi passi per entrare nel vivo delle attività con l’inizio del prossimo anno scolastico in cui tutti i partner saranno chiamati in causa nel processo di sviluppo e di presa in carico dei minori e delle loro famiglie.

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