Consiglio europeo: Bassi (Fafce), la sfida ora sarà “quando gli Stati membri decideranno come utilizzare i loro fondi”

Vincenzo Bassi (Photo SIR/Marco Calvarese)

“I momenti più importanti devono ancora arrivare: quando gli Stati membri decideranno come utilizzare i loro fondi, al di là degli aspetti tecnici e dei tempi, che probabilmente saranno molto lunghi”. Vincenzo Bassi, presidente della Federazione delle associazioni familiari cattoliche in Europa (Fafce), si rallegra per gli esiti del vertice europeo, ma con cautela. Se l’Europa in questo passaggio ha dato prova di una qualche unità, per Bassi “l’unica soluzione concreta per unire tutti è una vera politica demografica per ogni Paese europeo, che garantisca il benessere dell’intera popolazione, preparando lo sviluppo e salvaguardando la stabilità del sistema di welfare”. La domanda di fondo è: “Quale futuro vogliamo costruire per l’Europa? Con crescenti tensioni intergenerazionali o con un rinnovato patto sociale?”. Per Bassi servono “scelte coraggiose e generative, che tengano conto del ruolo della famiglia, rispettando in tal modo gli anziani e i giovani”.

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