Migrante morto nel Mediterraneo: Cild, “ogni essere umano è degno di sepoltura”. Petizione su Change.org per recuperarlo

Da oltre due settimane il corpo senza vita di un essere umano è lasciato naufragare nel Mediterraneo, in balìa delle onde insieme a quel che resta di un gommone e la Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili (Cild) lancia una petizione su Change.org aperta alle firme di chiunque ritenga doveroso un intervento e indirizzata alle autorità competenti – il Governo Italiano e maltese, la Commissione europea –affinché si attivino per il recupero.
“Insieme a quel corpo naufraga anche la nostra umanità – si legge nell’appello –. Ogni vita merita rispetto. Ogni essere umano è degno di sepoltura. Da oltre due settimane il corpo senza vita di un essere umano è lasciato naufragare nel Mediterraneo. Da oltre due settimane un corpo privo di vita è lasciato in balìa delle onde insieme a quel che resta di un gommone, segno tangibile del suo sogno di raggiungere l’Europa”.
“Avvistato in un primo momento a 5 miglia dal confine tra la Sar libica e la Sar maltese – prosegue l’appello – , la sua posizione è stata segnalata prontamente, e ripetutamente, alle autorità maltesi e italiane. Nessuno, ad oggi, ha ritenuto opportuno recuperarlo. Ogni vita merita rispetto. Ogni essere umano è degno di sepoltura e questo dovrebbe valere in terra come in mare. Per questo quel corpo deve essere recuperato”.
“Quel corpo da giorni in mare merita sepoltura e proprio a chi avrebbe il potere e il dovere di farlo ci appelliamo: tra le onde del Mediterraneo centrale non sta naufragando solo il corpo senza vita di un giovane uomo, sta naufragando la nostra umanità. Recuperiamolo. #recuperiamolanostraumanità”.
La petizione è già stata sottoscritta, fra gli altri, da Arturo Salerni, presidente Cild, don Luigi Ciotti, presidente Gruppo Abele e Libera, Patrizio Gonnella, presidente Associazione Antigone.

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