Maltempo: Coldiretti, “raccolti rovinati dalla grandine e prezzi in salita per frutta e verdura”

È “sos grandine” nelle campagne, evento più temuto in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca in piena estate alle coltivazioni con una perdita quest’anno di 1 frutto su 3 per effetto del clima impazzito, con il moltiplicarsi di eventi estremi. Lo afferma la Coldiretti in riferimento all’allerta gialla della Protezione civile su 9 regioni lungo tutta la Penisola per il maltempo con rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. “Nelle zone interessate dalla nuova perturbazione – sottolinea la Coldiretti – sono particolarmente concentrate le coltivazioni di frutta in piena raccolta ma anche gli ortaggi, i cereali per l’alimentazione del bestiame e i vigneti”.
“Gli eventi eccezionali – precisa la Coldiretti – sono diventati la norma in Italia con bombe d’acqua che esplodono su territori circoscritti come a Palermo, con grandine dai chicchi grossi come noci, ma anche improvvise trombe d’aria e violente raffiche di vento che hanno effetti drammatici sulle città e sulle campagne. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia con una tendenza alla tropicalizzazione”. Il risultato è che “quest’anno si stima in Italia – riferisce la Coldiretti – una produzione di pesche e nettarine ridotta del 28% per un raccolto di quasi 820mila tonnellate mentre il quantitativo di albicocche con 136mila tonnellate è più che dimezzato rispetto allo scorso anno (-56%) ma in calo anche le ciliegie con il maltempo che ha falcidiato il raccolto in Puglia”. Ed è “una tempesta anche nel carrello della spesa con un aumento dei prezzi al consumo dell’11,5% per la frutta e del 4,6% per gli ortaggi che in alcuni casi vengono pagati agli agricoltori al di sotto dei costi di produzione”. Di fronte “al pericolo dell’inganno” la Coldiretti consiglia “di verificare su cartellini ed etichette obbligatori per legge l’origine nazionale, di preferire le produzioni locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza, privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati di Campagna amica e nei punti vendita specializzati anche della grande distribuzione dove è più facile individuare l’origine e la genuinità dei prodotti”.

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