Festa della Mamma: Sos Villaggi dei Bambini, “scongiurare il dramma della separazione tra madri e figli”

In occasione della Festa della Mamma Sos Villaggi dei Bambini, da anni in prima linea per affrontare all’emergenza di tanti bambini, di cui le famiglie non sono in grado di prendersi cura, dà la voce a due mamme che raccontano la loro storia. Raffaella, oggi mamma, ma da piccola cresciuta con le sue sorelle al Villaggio Sos di Ostuni, dice: “Tutto il bagaglio di esperienza che mi porto dietro rappresenta la donna che sono oggi. Non è facile, ma cerco ogni giorno di insegnare ai miei figli gli stessi valori con i quali siamo cresciuti al Villaggio Sos”. Al Villaggio Sos, dice oggi la donna, “ho ritrovato la tranquillità e la serenità, provenendo da una realtà poco felice”.
Fernanda, mamma di due bambini, ex beneficiaria del Programma presso il Villaggio Sos di Vicenza, racconta: “La prima sensazione è stata di essere in una prigione, poi mi sono affidata. Sono rimasta al Villaggio Sos finché il mio compagno è stato allontanato. Oggi mi sento una donna nuova. I miei bambini stanno bene”.
Il Ministero del Lavoro parla di un fenomeno che coinvolge circa 26mila bambini e ragazzi con genitori in difficoltà: 14mila accolti da famiglie diverse da quella di origine e 12mila collocati nei servizi residenziali per minorenni. Si tratta del 2,7 per mille del totale degli under 18 che vivono in Italia, a cui vanno aggiunti i minori stranieri non accompagnati. Attualmente, nei 6 Villaggi Sos di Trento, Ostuni (Brindisi), Vicenza, Roma, Saronno (Varese), Mantova, e nel Programma di affido familiare interculturale a Torino, vivono circa 500 minorenni. E in alcuni casi, insieme ai bambini ci sono anche le loro mamme. Sono le donne sostenute dal Programma Mamma e Bambino, che nel 2019 ha accolto 60 nuclei per un totale di 145 mamme e bambini.
Spiega Roberta Capella, direttore dell’Organizzazione: “Il Programma Mamma e Bambino è stato pensato per scongiurare il dramma della separazione tra madri e figli, un rischio concreto nel momento in cui la donna decide di denunciare il suo compagno violento. Grazie a un team selezionato, il nostro percorso di sostegno interviene parallelamente su due fronti: supporta i bambini in ogni fase della crescita e consente a madri e figli di svolgere al meglio il proprio ruolo. L’obiettivo, quando le condizioni lo consentono, resta quello di reinserirle nella società supportandole nella ricerca di un lavoro e di una autonomia abitativa”.

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